Se avete sentito anche voi la voglia di andare sulla luna ecco un breve racconto che prende spunto dalla recente immagine diffusa dalla NASA in cui si vede la Terra sorgere dal suolo lunare. Un’immagine suggestiva ed emozionante che da vita ad una riflessione per augurarvi Buon Natale.
L’avete vista questa foto scattata dalla luna dove si vede la terra far capolino mentre sorge?
L’avete vista?
E’ uno spettacolo incredibile. Fa venir voglia di andarci là sulla luna per vedere in diretta lo spettacolo, con i nostri occhi.
Quando ho visto questa immagine sono rimasto a guardarla a lungo.
Poi ho scritto un brano e mi sono accorto che questo brano è il mio modo per fare gli auguri di Natale.
Eccolo.
“Vorrei tanto dirvi una cosa e vado dritto al punto.
Dovremmo venire quassù tutti per un po’ a guardare da lontano quello che stiamo combinando.
Dico davvero. Credetemi.
Dovremmo stare qui fermi per un po’ ad osservare.
Nessuna interazione diretta con la terra, possibilità di intervento per modificare gli eventi a cui assistiamo, niente. Dovremmo stare quassù solo per osservare.
Nessuna interferenza col naturale corso delle cose.
Quassù per un po’ senza la possibilità di avvertire nessuno delle cose che vediamo, senza poter accompagnare le scelte di qualcuno o evitare gli sbagli, gli sgambetti e senza poter togliere, purtroppo, i bastoni dalle ruote alle persone che amiamo, per vederle volare verso il successo in un batter d’occhio.
Dovremmo venire tutti quassù per un po’ per osservare da lontano, come sto facendo io che ho scattato questa foto firmata NASA.
Tra poco tornerò giù, ma non prima di natale purtroppo.
Da qui mi è concesso solo osservare, fotografare e appuntare su un taccuino ciò che vedo. Quello che prevede la missione è questo. Non sono un genietto, non sono un astronauta, sono stato scelto proprio perché sono un uomo comune.
Annoto quello che vedo dentro questo potentissimo cannocchiale che ho a disposizione, niente di più.
Guardo la terra e sulla terra guardo le persone e nelle persone riesco ad intuire ed alle volte anche vedere i pensieri, i dubbi, riesco a vedere gli amori, le passioni e le perdite, le vittorie, le depressioni e la determinazione che alcuni hanno, vedo i traumi, alcune malattie non ancora conclamate e resto immobile davanti a certi sbagli e altri sbagli ancora (alcuni così necessari) e posso vedere chiaramente i talenti e le ansie e i grattacapi e le carezze, i privilegi, le amicizie, i gesti d’affetto e d’amore, di quell’amore che riconosci subito, palese, evidente, che splende, che commuove e che mi commuove soprattuto ora che son così lontano e non posso toccare, abbracciare telefonare, scrivere a nessuno.
Vorrei poter fare qualcosa per tutti voi che siete lì e credetemi, vorreste fare la stessa cosa anche voi se foste qui al mio posto vedendo quello che vedo io. Ricordarvi che è importante lì sulla terra essere d’aiuto ed esserlo generosamente, senza pensare sempre a ritorni o interessi, non è una cosa banale. Ricordarvi quanto è importante partecipare a quella linea di energia di cui potremmo essere segmenti ritrovandoci un giorno migliori di ciò che siamo, non è banale vi dico.
Io che ho scattato questa foto da quassù e mi ritrovo qui da solo, in missione, ho chiesto di farvi avere anche questo file, perché davvero vorrei dirvi che l’unica possibilità sulla terra che abbiamo per poter veder l’arcobaleno fuori e dentro di noi, mi sembra sia di trovare l’impegno e spendere noi stessi per diventare uomini migliori.
E non è per niente banale, credetemi, diventare uomini migliori, non solo arguti, colti, danarosi, puliti o santi, ma migliori nella massima espressione di umanità e brillantezza di talento, qualunque esso possa essere, che ognuno di noi può raggiungere e non è cosa banale.
E vorrei anche dirvi che niente altro potrà renderci felici un giorno come scoprire d’esser diventati esseri armonici. Ricordate una bella armonia musicale che avete sentito suonare e capirete cosa intendo.
Io ho come obbiettivo quello di sentirmi un giorno esattamente così come suonano le prime battute della Suite N.1 per violoncello in Sol maggiore di Bach.
Voi come vorreste un giorno percepirvi? Ve lo siete chiesti?
Credetemi.
Vi dico queste cose perché ho visto da quassù.
Ho visto qualcuno che ha cercato e trovato dentro di sè l’impegno, la forza e vive oggi in armonia con l’universo e gli esseri umani.
Incredibile. Un incanto.
Impossibile pensavo.
Disumano mi dicevo. Mi sbagliavo.
La prima volta che l’ho visto e che ho capito, ho faticato a crederlo possibile!
Questi uomini armonici generano un moto stupefacente di energia, un flusso travolgente, illimitato nel tempo e nello spazio, talmente forte da far vacillare chiunque. Generano un flusso capace di provocare quell’arcobaleno che colora le strade e i ponti e le stanze e gli animi e gli occhi.
Le necessità, i possedimenti, le ragioni, le ragionevoli paure, le scommesse, i sotterfugi, i planning, i meeting i breefing, gli appuntamenti mancati, gli spam, i ping, i router, i banner, le chat, le slot, le mamme e le nonne, i padri e i figli che corrono, la stima dei danni che aumenta, le gioie infinite che esplodono, gli abbracci in stazione, i decolli e i regali e il natale e gli auguri e i biglietti e i messaggi e i pensieri e gli sforzi fatti per trovare i pensieri e metterli in parole.
Da qui si vede tutto.
Si vede anche tutta questa tecnologia che velocizza tanto, tutto, troppo.
Ho visto parole negli auguri sbiadirsi e perdere senso, a forza di essere copiate e incollate nei messaggi spediti ai contatti, molti, da raggiungere tutti, perché molto importanti, una rubrica intera da contattare, perché è natale e ci si tiene.
Non lo fate.
Si, non lo fate: non copiate e incollate messaggi per gli auguri di Natale, ve ne prego.
Bastano poche parole vi dico: “Nella vita, mancavi” , “Insieme siamo più belli”, “Amico fai bella la mia vita” … poche parole.
Non fate gli auguri copia-incolla.
Vi prego…
Ci tengo a dirlo.
Se decidete di scriverli a me, io non so mai cosa rispondere. Non vorrei alla fine rispondervi anche io con una frase copiata e incollata… non me lo perdonerei.
Quindi ve ne prego.
Non fate gli auguri copia-incolla.
Meglio un pensiero, intenso, bello che arriverà lo stesso credetemi.
Ci sarà meno superficialità e più sorpresa, più affetto. Ci sarà più empatia.
Mi piacerebbe ci fosse alla fine più amore e chissà magari basterebbe questo.
Basterebbe poco chissà.
Quanto sarebbe bello potervi vedere da questo cannocchiale rallentare il ritmo dei passi e fermarvi per leggere a fondo quell’augurio, ricevuto lì per lì, sul telefono, proprio in mezzo alla strada, inaspettato, tra la gente.
Sarebbe bellissimo vedervi emozionati ed immobili, davvero, anche solo per un attimo.
E sarebbe ancora più bello sentirvi ringraziare per l’amore ricevuto, per quello che anche voi potrete dare e che nel nuovo anno vi promettete di non tenere più per voi.
Tra non molto da qui scenderò, riaccenderò il cellulare, riceverò i vostri messaggi e vi prometto che risponderò a tutti, uno ad uno. Come farebbe Gianni Morandi.
Per ora eccomi pronto a scattare altre foto che vi manderò e che come al solito vedrete firmate NASA. Le farò con lo zoom questa volta, per aiutavi a vedere meglio.
La verità dura nel tempo, tutto il resto si volatilizza, si bio degrada.
Ho sentito pochi giorni fa Samantha Cristoforetti da Lampedusa dire che il Mediterraneo visto da quassù è grande quanto una pozzanghera e non ha senso barricarsi. E’ proprio così.
Da quassù è più facile osservare ed ascoltare.
Chi sa ascoltare sa anche amare, ho sempre pensato.
Sto facendo un bell’allenamento qui ed è per questo che credo farebbe bene a tutti.
Grazie per avermi ascoltato.
Ci rivediamo presto.
Buon Natale.
AstroAndrea