Due penne diverse, stanotte, ci raccontano il loro natale. Sono nuove, qui sopra, queste penne. Una delle due, la prima, la conosco da quando era un pastello a cera. La seconda invece è appena arrivata sul mio schermo, ma già mi piace da morire. Entrambe scrivono di questi giorni, parlano dei cliché che ci vogliono saltellanti e zuccherosi come i bambini della Bauli, dei regali che ci raccontiamo di dover fare e dell'atmosfera, oh l'atmosfera, delle lucine, dei bigliettini e pacchettini e cincischini e pensierini. Da una vien fuori schifo, schifo-schifo, a camionate, dall'altra un modo distaccato e glamour per passarla via liscia, questa mesata scarsa che ci aspetta.
[...]"chi non prova un senso di terrore a capodanno è un cretino" [...]https://www.facebook.com/gaiarivaone/posts/10201980135278460
DREAMS VOLUME 7: NIGHTMARES BEFORE CHRISTMAS
"Quindi buon Natale o Merry Christmas o (peggio) Merry Xmas!
Si può essere più o meno moderni ma Natale, let’s face it, é un disastro, una catastrofe. Ok non é il caso di esagerare ma un business é pur sempre un business."
[...]
http://www.switch-magazine.net/dreams-volume-7-nightmares-before-christmas/
Sì, lo so. Non parlano di maschi, di femmine, di storie di torbido sesso o menate di coppia. Ma loro mi piacciono. E non sono mai stata democratica. E poi, se devo dire la mia, a natale siamo tutti un po' più stronzi. *•*