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A new challenge in my mind

Creato il 01 luglio 2010 da Marcob
Have you noticed how the cleverest people at school are not those who make it in life? What you learn at school are facts, known facts. Your job at school is to accumulate and remember facts. The more you can remember, the better you do. Those who fail at school are not interested in facts; or maybe the facts are not put to them in a way they find interesting. Some people simply don't have a great faculty for memory. It doesn't mean they are stupid. It means their immagination hasn't been fired up by academic tuition. People who are conventionally clever get jobs on their qualifications (tha past), not on their desire to succeed (the future). Very simply, they get overtaken by those who continually strive to be better than they are. As long as the goal is there, there is no limit to anyone's achievement. And if you fail, fail again and then fail better.
I thought a lot before choosing, but after reading this, i said to my ego: "hey mate, you're a man, you need a challenge"!
Ci sono due modi per raggiungere una meta, qualsiasi essa sia: determinare dall'inizio un percorso cercando di seguirlo nei dettagli oppure affidarsi all'istinto, revisionando di tanto in tanto il tragitto fatto e quello ancora da fare.
In entrambi i casi è il percorso ciò che conta, ciò che è utile e che rende ogni avventura unica ed entusiasmante. Una volta raggiunto l'obiettivo infatti, c'è solo il tempo di fermarsi un attimo, voltarsi per realizzare del sacrificio compiuto, godere di quanto ottenuto e poi ripartire immediatamente, ponendosi altre mete, diverse, più ambiziose, più stimolanti.
E' così per l'alpinista, per lo scienziato, per lo studente e per chiunque si ponga uno o più traguardi di qualsivoglia natura.
Fermarsi mai.
Ma quando non si ha un obiettivo, non si hanno stimoli, vengono meno le ragioni per cui compiere determinate azioni e le poche che si fanno rientrano in un processo di monotonia che purtroppo caratterizza la vita della maggior parte delle persone.
Nella mia mente mi sono sempre posto obiettivi umananmente irragiungibili proprio per non aver il pretesto di fermarmi.
Ho spesso percorso per scelta o per obbligo le vie più tortuose, quelle meno scontate, quelle dove lo spazio per camminare bastava per uno solo, quelle dove eri costretto a correre più degli altri.
Se 10 anni fa mi avessero detto che oggi sarei arrivato dove sono, dopo aver fatto tutto quello che so di avere fatto, avrei messo una firma, ma oggi no, non mi basta, e proprio per non compiere l'errore di fermarmi o di scegliere almeno una volta la via più facile ma dal finale già scontato ho scelto ancora una volta l'incertezza perchè penso al futuro visto che, se sarò fortunato, sarà quello il posto in cui dovrò andare ed il futuro è tutto fuorchè certo, e a sopravvivere non sarà il più forte ma colui che meglio saprà adattarsi al cambiamento.
Il piacere della sfida lascerà comunque un sapore indelebile a questa nuova avventura.
That's all folks!

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