Uno dei protagonisti del libro di Floris è un giornalista di successo che si è stancato di intervistare i politici. Dopo avere letto parte del lavoro… spero bene che il tema non sia autobiografico: perché perdere un giornalista valido e affermato (vedi le condivisibilissime stilettate ai favori agli amici, in stile corleonese, dentro il Giglio Magico) per un romanziere improbabile? Rina Brundu
PS Ma poi perché Floris o chi per lui non fa controllare le sinopsi (come quella in calce) che vengono pubblicate su Amazon? Chi cazzo scrive “In una trama ricca di colpi di scena, avvincente come un film…”? Questo spetta eventualmente al lettore, scriverlo, in forma di commento post-lettura, non all’editore anticiparlo. Faccio anche notare che ci sono una serie sostanziale di refusi nell’incipit in Kindle Edition.. bisognerebbe rivederli.
Sinopsi sui-generis (tratta da Amazon)
Il luogo: Prantixedda Inferru nel cuore dell’Ogliastra, un’estate da quarantacinque gradi all’ombra (ma senza l’ombra). I protagonisti, tre vecchi compagni di scuola: Giuseppe, il giornalista di successo; Raffaele, l’imprenditore fallito; Paolo, l’avvocato di mezza tacca. La missione: far rinascere la squadra di calcio locale e vincere la Coppa Sarda.
Il primo problema: il sindaco del paese e un milionario senza scrupoli faranno di tutto per far fallire la squadra e acquistare a prezzo di realizzo il terreno su cui sorge lo stadio, e su cui dovrà sorgere un ripetitore. Il secondo problema: uno dei tre amici sembra essersi venduto l’intero torneo.
In una trama ricca di colpi di scena, avvincente come un film, Giovanni Floris sorprende ancora una volta con una nuova, folgorante declinazione della commedia all’italiana: la commedia alla sarda. Piena di ingredienti saporiti e sorprendenti: un Presidente per caso, un Cavaliere furente, un amore contrastato, una squadra arcobaleno, uno scontro tra mafiosi rom e spacciatori genovesi, un campione del mondo in vacanza, uno zoppo in campo…
Al centro, quattro personaggi indimenticabili: Giuseppe, il giornalista stanco di intervistare politici e che sogna il riscatto calcistico; Raffaele, che ha vissuto un’unica stagione da leone e sogna la riscossa; Paolo, il buffone senza macchia e senza paura che sogna di diventare come Dario Fo; Michela, la ragazza dagli occhi verdi decisa a salvare gli amici da se stessi – mentre sogna Raffaele. Intorno a loro una squadra – è il caso di dirlo – di comprimari vividamente tratteggiati: dal burbero don Virgilio al cinico Antonello, dalla coraggiosa Veronica ai saggi genitori di Raffaele, Pietro e Iole. Che si battono, in campo e fuori, per raggiungere la gran finale di coppa e scoprire se, per una volta, vinceranno i buoni o se i cattivi sono davvero troppo forti.