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A Paganico sgranocchiando rane

Da Marco1965_98 @foodstoriestwit

Paganico è un antico centro medievale voluto dai senesi a guardia della Valle dell’Ombrone. Già nel 1295 le mura di Paganico erano state iniziate e le porte costruite ma ancora prima, almeno dal 1273, vi si svolgeva un mercato settimanale e a settembre, per tre giorni, una grande festa dedicato a Sant’Angelo che attirava i mercanti delle terre vicine e della stessa Siena. Questa antica tradizione sopravvive ancor oggi nella Sagra paesana che si organizza dagli anni ‘70: la Sagra della Granocchia, in collaborazione con i quattro rioni del paese: Centro, Porta Gorella, Porta Grossetana e Porta Senese. Corsa granocchia.jpg
La prima domenica di settembre si corre il Palio: ogni rione ha un corridore, detto Granocchiaio, a cui viene assegnata una carriola contenente 3 rane; si aggiudica il Palio quello che taglia per primo il traguardo con la carriola con su tutte e tre le rane vive e in buona salute. La corsa del Palio è preceduta dal corteo storico con un centinaio di figuranti in abiti medievali e un carroccio trainato da buoi, sul quale viene collocato il “cencio” in palio. 
Naturalmente oltre al “cencio” messo in “palio”, alla corsa con i carretti e con le rane, al corteo storico, all’addobbo del paese, ai canti e balli, la “sagra della granocchia” propone tanti piatti a base di rane nel menù. Un chiaro segno che non si tratta di una ristorazione d’improvvisazione lo dimostrano i vini che vengono serviti, di grande pregio.  L’attenzione dei paganichesi alla qualità della ristorazione è tale che dal 1998 i quattro rioni si sfidano in una gara gastronomica in cui, una sera per rione, viene proposto un piatto a base dell’amate “granocchie”, piatto che hanno inventato, studiato, aggiustato, provato, coreografato nei mesi invernali e che propongono a un panel di esperti e ai frequentatori della sagra. Un bell’impegno se pensate che in questi anni hanno proposto una cinquantina di piatti sempre diversi e sempre di livello eccellente, alcuni talmente buoni, come le linguine rana e limone, che sono diventati un classico del menù!
Siccome le sfide tra rioni in Toscana sono cose serie, a Paganico, per giudicare i piatti in gara, si sono affidati a un panel di soci della condotta Slow Food di Grosseto.
Dove mangiare:
Trattoria Da Rosanna – prodotti genuini, pici fatti in casa e prezzi molto onesti. Si mangia a menù fisso - Piazza Milazzo, 1 - Casal di Pari - Telefono: 0564 908810
Ristorante i Tre Cantoni – cucina maremmana e specialità al tartufo - Strada provinciale del Cipressino 15 - 58045 Civitella Paganico -Tel: 0564 905041 - http://www.ristorante3cantoni.com/
Dove dormire:
Agriturismo Tenuta di Paganico – 1.500 ettari a gestione biologica. Allevamento delle migliori razze bovine e suine e accoglienza in fabbricati rurali ristrutturati – Via della Stazione 10 58045 Paganico (Gr) – tel +39 0564 905008 - http://www.tenutadipaganico.it Podere Casetta Francini – ambiente famigliare nella campagna maremmana, immersi nella natura - 58045 Civitella Paganico Tel 0564 900637 - http://www.casettafrancini.it/ inserito da Elena Bianco

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