L'indagine ha preso le mosse da una ricognizione aerea svolta qualche giorno fa da un elicottero delle Fiamme gialle, durante la quale l'attenzione dell'equipaggio e' stata attirata da un'area nella parte alta della zona di Corso Calatafimi.
I quattro soggetti, tutti palermitani, arrestati in flagranza di reato con l'accusa di traffico di sostanze stupefacenti e trasferiti in carcere, svolgevano come attività di "facciata" quella di operai agricoli ma, in realtà, avevano messo in piedi una efficiente organizzazione, in grado di gestire l'intera "filiera" del commercio di droga: dalla coltivazione, alla lavorazione, al confezionamento, fino allo spaccio.
Una volta immessa sul mercato, la droga avrebbe potuto fruttare mezzo milione di euro. Ma per i malviventi che se ne occupavano, il raccolto è andato in fumo.
E a Calatabiano, in provincia di Catania, i militari della Guardia di finanza di Riposto hanno arrestato due giovani, M.P. e M.M., rispettivamente di 26 e 24 anni, perche' sorpresi a coltivare 11 piante di canapa indiana in un terreno incolto nei pressi della Stazione ferroviaria del paese.
Dalle piante, alte oltre un metro e del peso di due chili e 500 grammi, si sarebbero potute ricavare circa 1.500 dosi di marijuana. I due arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari
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