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A pari merito, Famoso o Esordiente?

Da Ayameazuma

Prevenire è meglio che curare.
Ne siamo sicuri?

Facciamo un esempio: Lettore entra in libreria in cerca di Nuovo Libro, Lettore vede libro di Autore Famosissimo e di Machiè, un nuovo autore che non conosce nessuno.
Lettore da parte sua non conosce nemmeno Autore Famosissimo né, da parte sua, ha idea di chi sia Machiè, dal suo punto di vista entrambi gli autori potrebbero essere la stessa persona che scrive sotto pseudonimi.
Lettore prende in mano i libri, li sfoglia, ne guarda le copertine, ne legge la trama, ne guarda il prezzo: entrambi costi esorbitanti.
Ora, Lettore, si trova nella posizione di dover scegliere chi dei due leggere.

Secondo la logica comune che sempre più spesso mi capita di vedere in giro, si dovrebbe scegliere il libro in base a chi lo pubblica, in base al nome dell’autore, in base al numero di libri che quell’autore ha scritto: della serie freghiamocene della trama, se il primo libro è stato scritto da King allora è bello o almeno non è un pacco totale (sarebbe ben scritto) mentre l’altro farà schifo a prescindere oppure sarà infantile o ancora non si vuole rischiare di incappare in una patacca… e così via, accavallando scuse su scuse solo perché il secondo autore è al suo primo libro.

Ora, fermiamoci un momento a riflettere sull’esempio: per Lettore i due autori si equivalgono, lui non conosce nessuno dei due, entrambi i libri potrebbero essere un pessimo prodotto editoriale nato solo per spillare soldi come entrambi potrebbero rappresentare la scoperta del millennio, rendendo ricco chiunque sia così fortunato da averne comprato una prima edizione.

Ok, si sta estremizzando, ma serve a far capire una cosa: perché si parte prevenuti nei confronti degli esordienti? Tutti gli autori hanno avuto degli inizi, tutti gli autori sono stati degli esordienti, tutti gli autori possono piacere non piacere, tutti gli autori possono scrivere schifezze, che siano al primo o al secondo o al centododicesimo libro.

Ora potremmo fare una seconda domanda: perché è nato “L’Esordiente”? Questo strano essere, braccato dai più [ok, spesso a ragione, ma non è colpa dell'autore è colpa dell'editore in quel caso che ha permesso che la schifezza arrivasse in libreria, se lo schifo venisse pubblicato solo da EAP o solo tramite autopubblicazione non sopravviverebbe, nel primo caso non arriva in libreria nel secondo il tran-tran dei lettori forti (che sono gli unici che possono rivolgersi a un autopubblicato, visto che i lettori occasionali spesso nemmeno sanno cosa sia un POD) lo demolirebbero in niente] snobbato dagli altri, sconosciuto dagli ultimi, perché è nato? Esordiente dovrebbe essere l’etichetta con cui classificare quegli aspiranti professionisti che si affacciano per la prima volta in un determinato settore, di conseguenza, perché il termine si è evoluto a etichetta di snobbismo o, e spesso è peggio, di specie da salvare? Perché bisogna “aiutare gli esordienti”? Perché non si fa la cosa più semplice, cioè trattarli da autori? Se scrivono schifezze, amen: recensione negativa, si sconsiglia a chiunque di leggerli per non buttare il proprio tempo e via.

Scrivono bene? Ottimo, il contrario di quanto scritto prima.

Il senso di questo post? Sapere la vostra opinione in proposito, perché secondo voi è nato “L’Esordiente”? Perché non lo si tratta come un qualunque altro autore? Parallelamente: perché un autore famoso viene trattato meglio anche da chi non lo conosce nemmeno? Nel mio esempio all’inizio di questo articolo il nostro “Lettore” (con la L maiuscola) ragiona equiparando i libri, nella realtà questo caso diventa sempre più utopistico, anche i Lettori con la L maiuscola tendono a preferire autori affermati (o comunque non al loro primo libro) rispetto a degli sconosciuti (anche quando tecnicamente entrambi gli autori gli sono sconosciuti), perché siamo arrivati a questo punto? La colpa è soltanto degli editori che hanno creato attorno agli esordienti così tante aspettative tradite? Colpa dei lettori sempre troppo pochi in un paese dove non si legge? Colpa dei Maya e del 2012, dei cerchi nel grano e di poveri coniglietti spacciati per feti alieni?

Un post, tante domande, alcune banali, altre spero meno: diteci la vostra.

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