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A Peppino Impastato

Creato il 08 maggio 2013 da Nicolaief

 

Caro Peppino
ti mando queste specifiche parole
in risposta alla tua ultima
dove però ci sono quattro parole/tristi
quando mi scrivi che forse,
eh no Peppino
ascoltami bene fammi questo favore credimi
qui stiamo tutti bene
non ci credere
a questo tragediatore che ti viene a raccontare
frottole sono qui la verità è
dal giorno che , da quando tu,dopo il fatto che
tutti abbiamo cambiato senso e sentimento
tutti ti dico Peppino credimi non mi fare disperare
allegro devi stare.

Ti dico la verità
non ci credere
è l’ultima bugia dei soliti sciacalli
di quelli che sempre ci sono questi imbroglioni
che lo fanno apposta per darti cruccio e pena
che poi loro lo sanno che ti metti a pensare
e scrivi parole crudeli che fanno star male:
tutto per nulla,dunque?

No Peppino no,non è vero
che un liquame schifoso di parole
zucchero e menzogna
cola dall’alto in basso
non è vero che pozze di sangue
presidiano le nostre case
nafta e sterco
tracciano un campo minato
non è vero
se vuoi ti faccio un esempio per farti un esempio te lo figuri
l’ultimo dei mafiosi ,fammi un sorriso Peppino,l’ultimo dei mafiosi
fa lo stalliere per carità e misericordia ci leva la merda
vale a dire pulisce il culo ai signori cavalli tiene la stalla pulita
frequenta non più delinquenti ma eletti individui di alto rango.

Ne vuoi più?Ora mi credi Peppino?Tutto a posto.
Se vuoi puoi tornare,magari non subito
dacci il tempo almeno di sistemare qualche altra piccola cosa
cosa di poco conto che non vale la pena nemmeno di dirti ecc.
una sciocchezza che sempre quaggiù in questa nostra vita si sa
ci sono sciocchezze.

Che vuoi siamo fatti così noi che viviamo vogliamo tutto a puntino
bello pulito ordinato noi siciliani lo sai vogliamo fare bella figura
quando aspettiamo un ospite soprattutto dal cielo e di molto onore
con musiche e canti e balli e mettici pure qualche poesia di grande babbìo
dopo una buona giornata di fatica tutto gira alla fine
per il verso giusto comprese le cose mancine,
e perciò stiamo qui Peppino ad aspettarti a presto.

24/5/’01
Nicola Lo Bianco


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