A piedi per il mondo

Creato il 15 marzo 2012 da Traveltotaste

Chiudermi la porta di casa alle spalle e partire per un viaggio a piedi è uno di quei sogni che tengo nel cassetto, sperando di poterlo realizzare un giorno.

Mi ha sempre affascinata come idea e se avessi il tempo necessario la metterei in pratica subito.

Non mi riferisco a un itinerario canonico come può essere il Cammino di Santiago, ma vorrei vagabondare senza meta alla ricerca di luoghi e persone da scoprire, che si possono incontrare solo se si dà loro modo di manifestarsi.

Vorrei avere la possibilità di vedere il mondo da un altro punto di vista, attraverso gli occhi di un pellegrino alla ricerca di qualcosa. Non è certo l’aspetto religioso quello che mi interessa, ma quello emozionale.

Grazie al mio stile di viaggio ho spesso la fortuna di conoscere persone ed entrare nelle loro case: i signori Ata vicino a Dara o il musicista a Udaipur. Oltre a loro molti altri mi hanno accolta come se fossi una parente che non vedevano da tempo o semplicemente hanno dedicato qualche minuto per capire chi fossi.

Ma se viaggiassi a piedi credo che troverei ancora più persone disposte ad interagire con me e chissà quante storie avrei poi da raccontare. Mi piace scrivere di vita vissuta, non immaginata ed è questo uno dei motivi per cui viaggio. Non invento racconti e non romanzo avvenimenti. Narro esperienze, anche altrui, grazie all’empatia che si crea tra individui che riescono a capirsi anche solo con un gesto, perché le emozioni e la sensibilità non hanno nazionalità o religione.

Se avessi il tempo preparerei lo zaino, calzerei le mie fedeli Teva e chiuderei la porta. Direzione? Ovviamente sud-est…



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