Quando l’Italia era scossa da piani di Golpe si pensava di usare Poglina come una sorta di luogo dove realizzare una prigione politica e, persino si era pensato anche a “smaltire” gli ospiti nel mare, spesso in burrasca. Attualmente la base ospita “Distaccamento Operativo Tipo C” del Raggruppamento Unità Difesa ed è gestita dall’AISE
Nello spazio acqueo antistante durante le esercitazioni non è possibile navigare ed ormeggiare imbarcazioni. Contattare la Capitaneria di Porto di Alghero per conoscere i periodi di addestramento.
A Poglina da oggi però c’è un ospite nuovo, lo si apprende dall’Unione Sarda. Un fuggitivo? Forse! Si tratta del braccio destro di Gheddafi, non di uno qualsiasi!
Abdel Salam Jalloud, un uomo che sino a quando il regime era in auge porta a presso milioni di dollari, è l’uomo famoso per aver contrattato l’atomica cinese per «per farla finita con la guerra arabo – israeliana». Da quanto si apprende dall’Unione Sarda che citiamo” L’operazione porta la firma dei servizi segreti italiani: l’Aise, il braccio militare delle barbe finte. Sei tentativi di esfiltrazione andati a vuoto prima di riuscire a prendere il largo dalle coste libiche su un battello, l’arrivo su una nave militare, il trasferimento in elicottero nella Penisola. Poi, è la sera tra il 19 e 20 agosto l’arrivo in Italia. Nella base di Poglina: palazzine immerse nel verde, una storia tormentata dalla vicenda di Gladio. L’arrivo in tarda sera all’aeroporto militare di Alghero – Fertilia. Un jet dei servizi segreti lo ha trasferito con le persone a lui più care. La notizia della fuga filtra da Tunisi: la stampa locale scrive che ha preso il volo dall’isola di Djerba. E’ il 20 agosto quando le agenzie battono la notizia della fuga, Abdel Salam Jallud è già in Italia. E’ a Poglina.
La presenza a Poglina di Abdel Salam Jallud fa pensare che attorno alla base ci sia ancora un fitto alone di mistero.
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