A Portland il primo edificio a 'triplo zero'
Portland, la più grande città dell’Oregon con più di 600 mila abitanti, è quasi sempre ai primi posti delle classifiche dei centri urbani “verdi” degli Stati Uniti.
Secondo l’indice “Future Metropolis” sviluppato da ZipCar/KRC Research è il quarto più ecologico degli Usa, dietro San Francisco, Seattle e Washington.
Basti pensare che, grazie a una rete di trasporti pubblici efficienti e a 500 km di piste ciclabili, registra il 20% in meno di auto rispetto agli altri centri delle stesse dimensioni; che la raccolta differenziata tocca il 75%, e che il comune è stato il primo, nel 1993, ad adottare un piano di riduzione della CO2 (entro il 2030 punta a diminuire le emissioni del 40% e a produrre un quarto della propria energia da fonti rinnovabili).
Non stupisce che proprio qui si stiano toccando punte di eccellenza anche nell’edilizia sostenibile. A Portland sono presenti 150 edifici certificati Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), ma il progetto più ambizioso è certamente quello dell’Oregon Sustainability Center (Osc).
Quando sarà completato (probabilmente alla fine del 2013) costituirà il primo esempio di immobile americano a “triplo zero”: zero emissioni, zero rifiuti, zero energia. Costruito interamente con materiali locali, l’Osc sarà infatti completamente autosufficiente sia per quanto riguarda l’elettricità che l’acqua.
Unica nota stonata, il costo. Per questo “prototipo” saranno impiegati ben 67 milioni di dollari, ovvero 434 dollari per metro quadrato costruito: ancora troppo per ragionare in termini “commerciali”.
Anche in Italia si sta facendo strada un Building Council Italia, associazione non profit che promuove il sistema di certificazione Leed, i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto. Criteri soddisfatti, ad esempio, dall’Energy Park di Vimercate e dalla scuola “Giacomo Floriani” di Riva del Garda.