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A proposito di capovolgimenti...citando zagrebelsky

Creato il 06 febbraio 2014 da Alessandro @AleTrasforini
"[...] Si dice [...] che l'attività economica si è oggi spostata dalla cosiddetta 'economia reale' alla 'economia fittizia', l'economia finanziaria.
Questa seconda, in una specie di sortilegio, mira a produrre denaro dal denaro, attraverso transazioni finanziarie a cascata [...] che generano però quelle che si chiamano 'bolle speculative', scoppiate o in attesa di scoppiare in giro per il mondo.
[...] l'economia reale può produrre lavoro e stabilità sociale; quella fittizia, no.
Sottrae risorse al mondo del lavoro, produce instabilità sociale e favorisce i pochi signori della finanza, fino a quando non saranno anch'essi travolti, e noi con loro ma prima di loro, da un sistema privo di fondamento.
Essa dirotta le risorse finanziarie là dove conviene, al fine di riprodurre e ingigantire se stessa e i suoi attori [...].
Questa finanza 'mangia' l'economia reale, l'indebolisce, è nemica del lavoro.
Perfino nelle difficoltà dell'economia reale s'avvantaggia.
Le crisi finanziarie che s'abbattono sui conti degli Stati non sono eventi della natura [...].
Sono prodotte dagli interessi finanziari medesimi e sono certificate da agenzie indipendenti solo in apparenza, in un colossale conflitto (o [...] in una colossale connivenza) d'interessi.
Che cosa ha prodotto [...] il 'risanamento finanziario' che il mondo finanziario internazionale chiede agli stati, come condizione dei loro investimenti?
Chiede 'riforme'.
E queste riforme a che cosa hanno portato?
Finora, a contrazione dell'economia reale, a crisi delle imprese, a diminuzione dei posti di lavoro, al peggioramento delle condizioni dei lavoratori, a emarginazione del lavoro femminile, a riduzione delle protezioni sociali.
Sono conseguenze congiunturali, come pensa chi crede che al 'risanamento' seguirà una seconda fase di sviluppo, oppure sono conseguenze strutturali di un'economia controllata da una finanza finalizzata a se stessa?
Bisogna dire con chiarezza: la finanza come mezzo e come fine, e non come mezzo al fine dell'economia reale, è nemica della Costituzione, oltre che nemica dei popoli su cui si abbatte la sua speculazione.
La speculazione finanziaria - che sia legale o illegale, che usi mezzi [...] puliti o tossici, che usi il denaro dei risparmiatori prudentemente o imprudentemente, nell'interesse loro o nell'interesse proprio, che manovri proventi da attività lecite, illecite o addirittura criminali: [...] è comunque interessata a non costruire stabilmente, ma a sfruttare l'instabilità.
L'instabilità di economie regionali, per chi si muove sul mercato globale, per le operazioni puramente finanziarie è un'opportunità (salvo per le rovine che lascia dietro di sè).
La finanza che genera lavoro s'è trasformata in finanza che lo distrugge.[...]"
(da "Fondata sul lavoro - La solitudine dell'articolo 1", G.Zagrebelsky - Vele, Einaudi Editore)
A PROPOSITO DI CAPOVOLGIMENTI...CITANDO ZAGREBELSKY

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