Cari amici, ogni tanto mi ritrovo ad avere idee diverse da quelle dello schieramento politico al quale appartengo. Questo naturalmente mi porta delle critiche, ma la cosa se devo essere siincero non mi preoccupa più di tanto.. Infatti, pazienza.
Così ho deciso di postare un mio post del 28/05/2008, in tempi, quindi, non sospetti, quando ancora la tragedia del Giappone era al di là del divenire:
“Nucleare? E se tornassimo alle carrozze?
Permalink – 23:12:16, Categorie: Racconti, Attualità – [Ineffabile] Italian (IT)
Molti anni fa l’Italia ha compiuto la scelta di abbandonare il nucleare. E secondo me quella fu una scelta responsabile. Ricordo che io, al contrario di molti apparteneneti ad altri schieramenti politici che pretendevano l’immediata chiusura delle centrali, ero sì per l’abbandono di quell’energia, ma lo volevo graduale. Responsabile.
Altri tempi. Oggi per essere moderni bisogna costruire di nuovo le centrali nucleari che fino a vent’anni fa ci facevano così paura. Ci dicono che adesso tutto è più sicuro perchè siamo all terza se non alla quarta generazione di queste centrali. Non c’è più motivo, quindi, di avere paura. L’energia è pulita..
Ma nessuno o pochi ricordano che l’energia sarà anche pulita, ma le scorie appestano il mondo per millenni.
E le “discariche” dei rifiuti atomici dove saranno impiantate? Speriamo non a Napoli, almeno.
Ma la Francia le ha, le centrali, anche sul confine con l’Italia. Quindi che senso ha non averne dentro i confini quando subito fuori dai confini ci sono quelle della Francia?
Sarà! Ma a me queste logiche semplicisticamente rassicuranti non mi rassicurano per niente.
Anzi! Ho sempre pensato che si dovrebbe usare sempre meno energia per poter fare a meno di metterci nelle mani del buon funzionamento delle centrali.
Ho sempre pensato che sarebbe molto meglio abbandonare i nostri SUV, magari a quattro ruote motrici, i nostri elettrodomestici, spesso superflui e tornare al trasporto su cavalli e su carrozze, diligenze e calessi.
In questo modo si potrebbe risparmiare tantissima energia e si potrebbe, nel contempo, tornare a godere di una gita fuori porta o di un viaggio da Genova a Camogli e considerarlo un’avventura da tentare di ripetere, come nei bei tempi andati. Godere della bellezza del paesaggio privo di autostrade. Sulla carrozza sentire il freddo o il caldo della stagione e magari aprire il finestrino o mettersi un cappotto ed un cappellaccio per ripararsi. E quando sei arrivato a destinazione provare la soddisfazione di essere riuscito nell’impresa. E vedere lo sguardo di tua moglie e dei tuoi figli che scendono dalla carrozza e svolgono la tovaglia che con quatto nodi contiene le frittate e i panini da consumare dopo aver giocato a nascondino tra gli alberi e tirato due calci ad un pallone..
Invece che vedere ragazzi in SUV che non si divertono più, perchè non conoscono più la bellezza del sudore..”
Amen.
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