"[...] E tu dici una bussola, dovevi almeno portarla con te,/ una bussola potevi almeno spiegarmelo come si usa [...] Ci sono amori che non si ricordano/ e baci che non si dimenticano,/
persone che passano e non si salutano e sputano,/ e cani bianchi che a volte ritornano./
E tu dici la vita dovevi almeno capire perché,/
la vita, il tempo che cambia col vento che arriva/ quest'anima stanca che pure respira/
quest'angolo piatto che gira, quest'anima/ dolce e cattiva, che dice 'guardami'/
dice 'perché non parli...?' [...] Saranno trent'anni che passo da qua,/
e adesso fai finta di non riconoscermi./
Ma guarda la gente che salti mortali che fa/ e quanti nani sui trampoli, e tu dici:/
'Perdonami... ma non credevo che fossi tu, perdonami...'/
Va bene perdonami, però perdonami cosa?/
E tu dici 'La vita' [...] questa scatola vuota/
quest'anima nuda, questa retta finita,/
quest'acqua che corre veloce in salita,/
quest'anima forte e ferita [...]"
("La linea della vita", F.De Gregori)
Magazine Società
A proposito di vita...e di (in)evitabili ripetizioni
Creato il 10 dicembre 2014 da Alessandro @AleTrasforiniPotrebbero interessarti anche :