Diciamo che, nonostante la tragicità della situazione, ci siamo in un certo senso abituati a questi interventi, rompono un po’ la routine del palinsesto televisivo, però non posso fare a meno di chiedermi: ma non hanno niente di meglio da fare? Almeno Masi essendo direttore della Rai è obbligato a seguire le sue trasmissioni, ma Silvio? Sempre in casa a guardare la televisione? Ma poi guardasse una volta le sue reti: se continua a telefonare solo alla Rai e La7 finirà per alzarne lo share a tal punto che Mediaset sarà costretta a chiudere, perchè non la guarderà più nessuno.
Tra l’altro come sappiamo ultimamente si parla solo delle escort del Presidente, del Ruby-gate, dei festini ad Arcore a base di droga, del bunga bunga…ma quando ce l’ha il tempo di fare queste cose? La programmazione televisiva è piuttosto fitta:
lunedì ore 21.10 su La7: L’infedele
martedì ore 21.05 su Rai 3: Ballarò
mercoledì: tornerà presto Exit con Ilaria d’Amico (non l’ha mai contattata va vista l’avvenenza della D’Amico potrebbe sempre farlo)
giovedì ore 21.05 su Rai 2: Annozero
venerdì ore 21.10 su La7: Le invasioni barbariche (anche qui non ha mai chiamato, anche la Bignardi è avvenente e poi comunque per Silvio penso valga la regola del basta che respiri)
Occorre tener conto anche del fatto che il weekend è di Che tempo che fa, anche se non penso che avrà mai il coraggio di telefonare a Fazio, se non per chiedere il numero della Lagerback, e che quasi tutti i giorni vanno in onda Otto e mezzo, che potrebbe essere da un momento all’altro un papabile bersaglio di telefonata, Porta a porta, che inizia alle 23.30 e finisce circa all’una di notte, e Parla con me, sempre in seconda serata. Se è vero che si alza ogni mattina all’alba come dice per andare al lavoro, trovo veramente difficile pensare che abbia anche il tempo di organizzare feste così impegnative; io dopo una settimana del genere, scandita da questi ritmi, sarei distrutta, passerei il poco tempo libero che mi resta a dormire. Ma c’è metabolismo e metabolismo, ci sono fisici in grado di reggere perfettamente un tenore di vita del genere, ma soprattutto, ci vuole una bella faccia come il culo per scomodarsi a telefonare tutte le volte in diretta durante le trasmissioni di dibattito politico per dire che si sta facendo un processo giornalistico contro la sua persona, che si usano i media per buttargli fango addosso, quando mi sembra abbastanza evidente che in tutta questa storia di inventato ci sia ben poco. Ci vuole coraggio, per tentare di toglierci uno dei pochi diritti che ci è rimasto, che continuiamo a difendere con i denti: la libertà di pensiero e di parola. Perso quello, tanto vale farsi mettere in catene e cantare Glory, Glory Hallelujah.