Guide turistiche lucane sul piede di guerra. “Delusione e preoccupazione. È questo lo stato d’animo di centinaia di professionisti lucani del turismo che, dopo anni di impegno per accogliere con competenza i visitatori e promuovere con passione il territorio, rischiano seriamente di perdere il proprio lavoro.
Il 4 settembre 2013, infatti, è entrata in vigore la legge 97/2013 che all’art. 3 detta la nuova disciplina della professione di guida turistica accogliendo un’apposita direttiva dell’Unione Europea: “L’abilitazione alla professione di guida turistica – dice il primo comma – è valida su tutto il territorio nazionale”, quindi una guida di Venezia può effettuare visite guidate a Matera, una di Palermo può esercitare a Roma e così via…; il secondo comma poi stabilisce che le guide turistiche abilitate di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea “operano in regime di libera prestazione dei servizi senza necessità di alcuna autorizzazione nè abilitazione, sia essa generale o specifica” su tutto il territorio comunitario: e allora, solo a titolo di esempio, una guida svedese può offrire visite guidate in Grecia, così come una guida croata può esercitare in Irlanda…
Al di là del merito della norma di legge, che non tiene in alcun conto la specificità della professione, che necessita una conoscenza approfondita del territorio di competenza, è ormai accertato che in effetti non è ancora vigente. Non risulta essere stato emanato, infatti, il decreto attuativo e quindi abrogata la legge regionale che sinora ha disciplinato le professioni turistiche. Ma intanto già se ne stanno pagando pesantemente gli effetti deleteri: già dallo scorso settembre, infatti, giungono quotidianamente a Matera gruppi di turisti accompagnati da guide della vicina Puglia se non addirittura straniere, soprattutto tedesche e francesi. E questo ha fatto calare notevolmente il lavoro per le guide lucane.
E ancora, il terzo comma dell’art 3 della legge 97/2013 prevede che il Ministro del Turismo, sentite le Regioni, avrebbe dovuto adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della stessa legge, un elenco di siti di particolare interesse storico, artistico archeologico per i quali occorre una specifica abilitazione. Di giorni ne sono passati ben 210, ma ancora nulla! E Matera, in quanto sito Unesco, deve rientrare a pieno diritto in quell’elenco di siti riservati alle guide locali. Ma sembra che la questione non interessi a nessuno. Da tempo, infatti, le guide turistiche lucane hanno sollecitato, anche in maniera formale con apposite lettere, la Regione e la Provincia di Matera, che però son rimaste al momento non hanno dato alcun riscontro.
Chiediamo quindi che senza alcuna ulteriore esitazione affrontino e risolvano la questione e che intanto diano precise indicazioni alle Forze dell’Ordine (in particolare Polizie Municipali e Provinciali, ma anche Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza) perché facciano quotidianamente e col massimo rigore controlli sul rispetto della legge tuttora vigente (quindi quella regionale) ed eventualmente sanzionino ogni violazione, che sia l’esercizio totalmente abusivo della professione oppure da parte di guide che non abbiano l’abilitazione per la Basilicata”.
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