“A ritmo di pioggia” è il primo brano estratto dall’album dei Mathì “(in)quiescenza“, uscito lo scorso 3 maggio per laControrecords.
Una goccia di pioggia, la lacrima di una statua. La danza di un rivolo d’acqua fra le strade di una città, Napoli. La danza di una goccia d’acqua, metafora di Rinascita della città.
L’animazione è stata realizzata da Luca Poce ed Andrea Moriello che han dato vita alla goccia sui backgrounds disegnati da Raffaele Miele. Il video è stato già premiato al Concorso “Storie d’acqua” con questa motivazione:
“per l’originalità dello sguardo su una città, scoperta attraverso la danza di un rivolo di acqua che diventa metafora di rinascita. L’ottima gestione del linguaggio del videoclip si accompagna al sapiente utilizzo della tecnica dell’animazione bidimensionale, dando vita a un’opera poetica e suggestiva.”
Mathì è un’idea poetico-musicale nata nel 2008 alle pendici del Vesuvio. L’intenzione è quella di ricamare con note le suggestioni “metafisiche” della poesia, sovrastare la realtà di immagini pure ed evocative, fino a perdersi in esse. La band compone e registra in maniera totalmente autonoma il primo ep: “Petali ridenti” (autoproduzione, 2010) che li porta ad un’intensa attività live. Nel 2013 è l’ora di un nuovo concept album: “(in)quiescenza“, in uscita per Controrecords.
Il tema che trascina e porta avanti ora i lamenti, ora le sfuriate, ora il bisogno del cielo del personaggio di “(in)quiescenza” ha come base l’ansia di esistere ormai somatizzata, che lo porterà ad un nuovo stato di conoscenza. L’album è stato ben accolto dalla critica:
“Un sogno sognato che va assaporato battuta dopo battuta, nota dopo nota fino a farsi abbagliare.” Mescalina
“È musica delicatissima, quella dei Mathì. Una voce lieve come una ninna nanna nel cuore della notte, un gioco di arpeggi dal feeling a dir poco struggente e un susseguirsi di testi che in quanto a poetica rivaleggiano con il miglior Cristiano Godano.” Rockit
“Vi è originalità, ricercatezza, pathos, laddove i tratti filosofeggianti del lavoro diventano un modo raffinato per parlare di interiorità. E tra le atmosfere fragili, rarefatte, eteree, la poesia porta in viaggio chi le presta attenzione.” Indie-Rock
“L’album di debutto dei napoletani Mathì è una di quelle ventate di aria fresca che il panorama musicale italiano cerca e brama.” La lira di Orfero
“Avvolgente, emozionante, straordinariamente intenso e fragile al tempo stesso, come un sogno ad occhi aperti che nulla domanda se non astrarre ogni legame terreno per abbandonare se stessi alla scoperta di posti mai visti e sensazioni mai provate, e che talvolta sanno rivelarsi più reali della realtà stessa.” Radio Interstella
“Un concept album tentacolare, penetrante, che trasuda emozioni – talmente carico di pathos da risultare profondamente incisivo e intenso.” Oca Nera
“Elogio della lentezza, cieli del pop striati di suggestioni soniche. Approviamo. Dixi.” Out
“Sei tracce assolutamente fuori dal comune.” Quadriproject
“Un album coraggioso, perché in un modo devoto al dio Apparire e servo dei sacerdoti del materialismo, fare della poesia e della metafisica il proprio marchio di fabbrica, beh, ci vuole coraggio.” Mat2020