Sono ancora molto emozionata per l'incontro che ieri ho avuto a Roccapiemonte (SA) con Luca Bianchini! Tutto questo è stato possibile grazie all'Associazione culturale Fedora onlus e alla Libreria Edicolè Mondadori che mi hanno invitato alla presentazione del libro Io che amo solo te.
Ad introdurre l'autore torinese ci hanno pensato le giornaliste Maria Carla Ciancio e Sara Monetta: Luca è davvero molto simpatico di persona e la caratteristica che più mi ha colpito è stata la sua umiltà. Ha raccontato vari aneddoti legati al Gaga Tour (il tour che lo sta portando in giro per l'Italia per presentare il suo libro), alla nascita del libro e, soprattutto, è stato in grado di farci (parlo al plurale perchè sono convinta di non essere stata l'unica) emozionare quando ha parlato della presentazione fatta a Roma a cui hanno partecipato Fiorello e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che gli ha regalato la sua personale interpretazione di Io che amo solo te. Devo ammettere che solo ieri sono andata a vedere il video della presentazione...Luca come hai fatto a non commuoverti?
Dopo l'intervento ho avuto la possibilità di intrattenermi con Luca per una breve intervista che ho realizzato per Zerottonove, il portale di informazione web con cui collaboro:
D. Tra le tante bellissime località pugliesi, come mai hai scelto di ambientare il tuo romanzo proprio a Polignano a mare?R. La storia mi è capitata lì ed io sono molto riconoscente ai luoghi dove mi capitano le storie e poi è un paese talmente bello che si presta alla magia, soprattutto di notte, fuori stagione. Ho avuto la fortuna di viverla fuori stagione, magari ad agosto non avrebbe avrebbe avuto lo stesso effetto.D. Tra i tanti personaggi incontrati durante il periodo pugliese ti sei ispirato a qualcuno in particolare? Come sono nati i tuoi personaggi? A quale personaggio sei più legato?R. In realtà sono legato un po’ a tutti. E’ come se avessi invitato tutti ad una festa a casa mia, ho dato la giusta attenzione a tutti, tutti hanno avuto il loro momento.D. Luca come ti spieghi il successo di Io che amo solo te? Non è il tuo romanzo di esordio ma il quinto. Quale pensi sia il valore aggiunto di questo romanzo?R. Forse perchè coinvolge tante generazioni, affronta l’amore in tutte le fasce di età: troviamo l’amore genitore-figlio, l’amore tra fratelli, l’amore tra amanti, quello coniugale, l’amore impossibile, l’amore adolescenziale. Alla fine non volevo sparare nel mucchio. non dimentichiamoci poi che l’Italia non è fatta solo dalle grandi città ma anche delle piccole province...Viterbo, Caltanissetta, Roccapiemonte…D. Partendo da una frase che ha caratterizzato la promozione del libro: in amore vince chi fugge o chi sa aspettare?R. Pensiamo sempre che in amore si debba fuggire, invece è un po’ come quando cerchi parcheggio, se stai fermo lo trovi, proprio come succede a Ninella, che rimane ferma ad aspettare Don Mimì per 30 anni.D. Rifacendomi ad un consiglio che Ninella ripete più volte nel corso della narrazione...l’amore è soprattutto non rompere. Quanto è vera quest’affermazione?R. L’amore è soprattutto non rompere ed accettare i difetti dell’altra persona. Nel momento in cui tu li accetti e non provi più a combatterli, quello è amore. Oppure quando inizi a volere bene ai suoi difetti: ritardi, vizi vari. Ti incavoli ma gli vuoi bene per quello.D. Io che amo solo te presenta la trama perfetta per realizzarne un film. Se ciò dovesse avvenire come vedresti composto il cast?R. Non ne ho la più pallida idea ma ci sono un bel po’ di produttori interessati. Sicuramente mi piacerebbe scriverne la sceneggiatura per vigilare un po’. Io ho scritto questo libro affinchè la gente lo leggesse e non per farne un film. Ovviamente se questo dovesse accadere ne sarei lieto.D. Sei in giro col tuo Gaga Tour da un bel po’ di mesi. Al suo termine cosa ti lascerà?R. Sicuramente il fatto che c’è ancora gente che ha voglia di ascoltare, il che non è poco e che ha ancora voglia di stare insieme. Soprattutto che l’Italia è più bella e più serena di quello che sembra, ci sono dei momenti di serenità a cui ci dobbiamo aggrappare.
Il prossimo appuntamento con l’Associazione Fedora è il 3 Ottobre alle 18.00 sempre a Palazzo Marciano di Casali di Roccapiemonte con la presentazione del libro I bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni