Già, perché come se le vittime (tra morti e feriti) che hanno imbrattato le strade di Roma in meno di un anno, non bastassero, in poche ore, ecco che si spara nel quartiere Centocelle, a Morena e a Fiumicino.
Nel primo caso, siamo in via Fiuggi poco prima della mezzanotte.
La vittima è un marocchino di ventitré anni, colpito da due colpi di pistola al volto da un altro connazionale ma, fortunatamente, rimasto vivo. Pare che i due stessero litigando per affari di droga ma, al marocchino, è andata male.
Sul luogo del delitto, gli agenti, oltre ai proiettili, hanno trovato tracce di sangue (portate ad analizzare) e un panetto di hashish (anch’esso sequestrato).
E mentre sono in corso le indagini per risalire alla terza persona che si trovava insieme al ragazzo quando è stato ferito, un’altra inchiesta, per un altro agguato dai contorni simili a quelli che hanno fatto tremare Roma negli ultimi mesi, si apre.
La scena del delitto questa volta è una pizzeria, ma l’iter è lo stesso di sempre: due uomini a bordo di uno scooter chiamano per nome la vittima, come per assicurarsi di non sbagliare, poi sparano e si danno alla fuga.
Sono più o meno le 22:00 quando, con volto coperto, entrano al civico 8 di via Frascineto.
A spalancarsi, è la porta del “Jolly” una pizzeria di Morena, nella periferia sud-est di Roma.
Lì, vengono sparati quattro colpi.
E se tre di quei calibro 765 sono andati a vuoto, il quarto, dritto al torace di Eduardo Sforna, un diciottenne romano incensurato e da poco assunto nella stessa pizzeria per le consegne a domicilio, è stato fatale.
E’ stato il proprietario della pizzeria (un egiziano di 49 anni) a chiamare immediatamente i soccorsi ma, per la giovane vittima, sono stati inutili.
Trasportato in gravissime condizioni al policlinico Tor Vergata, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Eduardo, però, non ce l’ha fatta.
Al momento dell’agguato all’interno del locale c’erano due o tre persone. Nessuno di loro, ha saputo indicare almeno il numero della targa dello scooter con il quale sono fuggiti i due killer.
Su questa vicenda, indagano a 360° i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo e del nucleo investigativo di Frascati.
Ma dalle strade agli ospedali, ancora una vittima è rimasta ferita da un colpo d’arma da fuoco.
Siamo nel bel mezzo di viale di Porto, tra Fiumicino e Fregene.
Un ragazzo, a bordo della sua moto, sente uno sparo e, subito dopo, un forte dolore alla gamba.
Quel calibro 7,65 ha colpito proprio lui.
Guaribile in trenta giorni, il ragazzo se l’è cavata con una frattura del perone.
Il caso, questa volta, è in mano alla polizia che ha iniziato le indagini.
A Roma, pare che l’emergenza “violenza” debba rimanere in sordina.
Peccato che gli spari, oltre le vittime, fanno sempre troppo rumore.
Marina Angelo