Anche chi non vive a Roma sa che la città eterna è tanto bella quanto incasinata, trafficata, disorganizzata e dotata di mezzi di trasporto che farebbero perdere la pazienza anche a un Santo certificato. Però prendendosi un po’ di tempo e di buona volontà, oltre ai monumenti e ai palazzi antichi e bellissimi che rendono comunque Roma una città affascinante, si scorgono segnali di innovazione, bellezza e creatività dove meno potremmo aspettarcelo. Basta fare un giro in quartieri periferici e fino a poco fa poco considerati per rendersene conto. Un’ottima idea è andarci insieme ai bambini che rimarranno sicuramente entusiasti di tutta questa vivacità. È il potere della nuova street art in continua evoluzione di cui ho iniziato a parlare qualche tempo fa a proposito dei quartieri Ostiense e Quadraro e poi di San Basilio.
Qualche giorno fa armata di macchinetta fotografica sono invece andata a fare un giro al Trullo, un quartiere non proprio centrale della capitale, alla scoperta dei Poeti anonimi e dei pittori der Trullo. Questi artisti per lo più sconosciuti hanno riempito il quartiere popolare di poesie in romanesco, colori e murales. Perfetto per una passeggiata in famiglia fuori dalle solite mete. Andiamo? Il giro non è lungo e non prevede grandi sforzi. Più che altro la difficoltà sta nel trovare il Trullo se come me non siete di zona e vi sembra di essere fuori città. Sempre sia lodato il Tom tom!
Ironia, colore e poesia sono gli elementi che ci accolgono entrati in questo quartiere che mantiene ancora intatto il fascino della Roma vecchia e popolare di Pasolini intrisa di romanità verace. Romanità di cui si trova ancora traccia nella osterie di vini e olii piene di vecchietti ubriachi e in preda alla ridarella (che in due minuti può trasformarsi in voglia di rissa) già alle cinque del pomeriggio. E ospitali come non se ne trovano più. A proposito attenti a farvi offrire un quartino di vino in pieno pomeriggio e a stomaco vuoto! Un quartiere pieno di piazzette e cortili dove si chiacchiera con calma e tranquillità, un po’ sospeso nel tempo.
Lasciatevi coinvolgere e partite con il giro (da sobri!) per fare il pieno di colori e bellezza. Eh si perché a partire dall’ex centro sociale “Il faro” su via del Trullo, che è stato arricchito da murales bellissimi tra cui uno di Corto maltese, è tutto un proliferare di scale, muri dei palazzi, fontane, paletti e strisce pedonali di tantissimi colori: rosa, giallo,verde, azzurro, rosso, blu.
Passeggiate poi per via di Massa Marittima dove dopo qualche metro percorso tra negozietti caratteristici verrete travolti dal murales di Nina realizzato da Flavio Solo.
Una ragazza bellissima in stile fumettoso dai capelli nero corvino che piange delle lacrime su un fazzoletto bianco. Nina è magnetica (non può non incantarvi) , è ormai famosa nel quartiere (un signore anziano me l’ha indicata come “la Madonnina che hanno fatto quelli!”) e si trova su un muro circondato da pareti dai mille colori e da poesie in romanesco scritte da alcuni dei sette poeti anonimi della periferia romana che si definiscono metro romantici.
Che ne dite di questo quartiere in evoluzione tutto da scoprire? Andrete a farci un giro, magari in famiglia?