A Royal Affair: un film illuminista

Creato il 05 settembre 2013 da Lepiumedoca @lepiumedoca

Cara Virginia, non so se ancora abbiamo parlato di illuminismo ma me ne viene l’occasione dal film che ho visto ieri, A Royal Affair.

La locandina del film A royal affair

L’affair del titolo c’è, ma quello che mi ha colpito e che mi piace raccontarti è la forza poderosa delle idee, in particolare di quelle illuministe, e di come si sono fatte strada per arrivare fino a noi come fatti scontati, diritti acquisiti, concetti scontati. Nel film un medico tedesco viene chiamato alla corte di Danimarca, in cui regna un sovrano superficiale, inadeguato e infelice, sposato con una giovane inglese altrettanto infelice ma molto meno superficiale e decisamente interessata alla cultura e al progresso (anche per il fatto di essere inglese). La Danimarca che noi oggi conosciamo come paese evoluto e liberale era un piccolo regno cattolico, bigotto, medioevale pur essendo nel 1700. Il medico porta i suoi libri di Voltaire e Rousseau le sue idee illuministe, ne convince il re Christian e poi pian piano, tra vicende complicate e anche drammatiche, queste idee trovano la loro realizzazione nel figlio Frederick, che regna per 50 anni e ha tempo, modo e testa per costruire un regno illuminato, anche dal benessere.

Una lezione di storia, se vogliamo, ma soprattutto il confortante pensiero che le idee, se sono buone, se fanno bene, hanno la forza per farsi strada. Il progresso non è un’illusione. E’ un processo e non è nè lineare nè indolore. Ma vale la pena. Tu che ne pensi, Virginia?

Antonia at the movies

Cara Antonia, altri amici e amiche mi avevan parlato di questo film, come di un film ben fatto, piacevole e anche stimolante. Il titolo ammiccante supera brillantemente il gossip a quanto pare. E se oltre ad essere una lezione di storia come dici tu è anche un modo per tornare a stimolare le idee e la loro forza, direi che per prima cosa andrei a vederlo. Avere idee e renderle forti è un esercizio di intelligenza a mio avviso; oltre che di tenacia. Come si faccia a sapere che poi son buone o fanno del bene, questo è un altro esercizio. Sicuro che senza pensiero non di va da nessuna parte: pratico o teoretico che sia, mi dicono che ci distinguiamo dagli animali per il pensiero e l’esercizio che è frutto dell’evoluzione. Processo si, e qualche volta a corrente alternata. Dubito ergo sum…tanto per rimanere in tema!

Virginia



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