A San Gimignano per capire se il Bio è Logico

Da Winestation @winestation2013

Il biologico, la sostenibilità, la tracciabilità e i vini naturali di cui si parla sempre di più saranno al centro del convegno “Il Bio é Logico? Sostenibilità e tracciabilità tra presente e futuro”, promosso dal Consorzio della Denominazione San Gimignano per mercoledì 30 ottobre al Teatro dei Leggieri, in piazza Duomo dalle 10 alle 13, a San Gimignano. Opinioni provenienti da approcci diversi, saranno messe a confronto con l’obiettivo di costruire tutti insieme la viticultura sana di domani. “Con questa iniziativa vogliamo dare vita sul nostro territorio ad un vero e proprio laboratorio di idee, gettare le basi per un appuntamento che spero possa diventare annuale – spiega la Presidente del Consorzio Letizia Cesani - in cui tutti insieme diventiamo protagonisti e artefici del futuro del nostro settore, senza pregiudizi, ma al contrario ascoltando e tenendo conto delle diverse posizioni”. A parlarne ci saranno Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia dal 2006 e membro del Consiglio Internazionale di Slow Food, e Jonathan Nossiter, regista americano-brasiliano che ha ottenuto il Gran Premio al Sundance Festival per la fiction Sunday, candidato alla Palma d’oro a Cannes per il documentario Mondovino, all’Orso d’oro a Berlino per la fiction Signs & Wonders e autore del libro “Le vie del vino”, che parlerà dei vini naturali da un diverso punto di vista, quello antropologico. Cosa significhi essere vignaioli è invece il tema centrale dell’intervento di Matilde Poggi, Presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, federazione che porta la voce dei vigneron in Europa, luogo in cui vengono prese tutte le decisioni che riguardano le politiche agricole. Il tema della viticultura biologica e dell’impatto che questa ha sul territorio sarà affrontato dal prof. Lucio Brancadoro, dal 2003 docente del corso di Viticoltura presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano e dal 2009 docente di Viticoltura di Territorio del corso di Laurea Magistrale in Scienze Viticole ed Enologiche di Asti. Per il tema della tracciabilità sono previsti due interventi, il primo della dr.ssa Rita Vignani dell’Università di Siena che presenterà il lavoro sulla tracciabilità molecolare dei vitigni nei vini imbottigliati condotto dal suo team in seguito allo studio sull’identità molecolare del vitigno Vernaccia di San Gimignano. Il secondo invece è affidato a Ezio Pelissetti, AD di Valoritalia, l’Ente terzo di certificazione incaricato del controllo sulla produzione delle Docg, che nel suo intervento parlerà del rapporto tra certificazioni volontarie e quelle obbligatorie per le denominazioni di origine. La mattinata sarà coordinata da Carlo Macchi di Winesurf. “La necessità di un confronto su questi temi nasce dalla semplice constatazione che nei fatti la produzione ‘sostenibile’ e ‘tracciabile’ non ha un’impostazione univoca, tra legislazione nazionale, europea e internazionale, certificazioni obbligatorie e autocertificazioni volontarie, i produttori si trovano a fare i conti con una realtà complessa, dove spesso il buon senso e l’agire secondo coscienza non sono sufficienti. E in una realtà come la nostra, dove il 25% delle aziende associate è certificata biologica, vorremmo prendesse vita un laboratorio che possa aiutarci a costruire tutti insieme la viticultura ‘sana’ di domani”. 


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