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A Sauris, in Carnia, il Carnevale tra i più antichi delle Alpi

Creato il 04 febbraio 2015 da Viaggiarenews

 

A Sauris, tra le montagne della Carnia, per un Carnevale e un San Valentino indimenticabili. Trascorrere quest’anno il San Valentino a Sauris ha un’ulteriore attrattiva: la concomitanza con il Carnevale, uno dei più antichi e tradizionali dell’arco alpino. In quei giorni il paese – con il suo paesaggio da fiaba, i piccoli e accoglienti alberghi, gli eccellenti ristoranti in cui viene servito il prelibato prosciutto crudo IGP vanto locale – si vestirà a festa per celebrare, seguendo antichissimi rituali, la sua ricorrenza più sentita.

Immersi nei suggestivi paesaggi ammantati di neve e nel silenzio della Val Lumiei, fra le montagne del Friuli Venezia Giulia, le coppie di innamorati che sceglieranno Sauris come meta del weekend più romantico dell’anno avranno quindi modo di compendiare romanticismo e divertimento. Tradizionale come la sua lingua di origine tedesca e le sue architetture in pietra e legno, Voshankh, il Carnevale di Sauris, si svolge da secoli secondo i medesimi rituali ed ha il suo clou sabato 14 febbraio. Protagonisti della festa sono il Rölar e il Kheirar. Il Rölar è una figura magica e demoniaca armata di una scopa che avverte la gente che si prepari per la mascherata. Il suo nome deriva dai rolelan, i campanelli che porta legati attorno alla vita e agita in continuazione. La sua faccia e le sue mani sono annerite dalla fuliggine; indossa abiti rozzi ed ha la testa fasciata con un fazzoletto a frange. Con lui c’è il Kheirar, il re delle maschere che orchestra lo svolgimento della festa: il volto celato da una maschera di legno, ha vesti lacere e una scopa in mano, che usa per battere alle porte delle abitazioni in cui vuole entrare. Dopo aver spazzato il pavimento, introduce a turno coppie di maschere che intrecciano antiche danze al suono della fisarmonica. Le due figure percorrono le vie di Sauris e delle sue frazioni, accompagnate da un corteo di maschere, che possono essere brutte (Schentena schembln) o belle (Scheana schembln): l’importante è che chi vi partecipa sia irriconoscibile e quindi abbia il volto coperto. Le maschere che coprono il volto sono di legno e si rifanno a quelle antiche, di cui sono conservati bellissimi esemplari al Museo di Arti e tradizioni Popolari di Tolmezzo.

Prende successivamente il via una suggestiva passeggiata fra i boschi, la Notte delle lanterne: il corteo, partendo da Sauris di Sopra, al lume delle lanterne si inoltra nel bosco alla volta di un grande falò propiziatorio innalzato in una radura. Sulla via del ritorno, il corteo fa tappa negli stavoli, le caratteristiche baite di pietra e legno della vallata, per riscaldarsi con vin brulè e rifocillarsi con dolci, fra cui le tradizionali frittelle di Carnevale insaporite con la salvia.

Due pacchetti a disposizione per soggiornare a Sauris nel week end di San Valentino. Il pacchetto Week end di Carnevale prevede l’arrivo sabato 14 febbraio, dove gli ospiti troveranno in camera Prosecco e cioccolatini. Dopo l’aperitivo di benvenuto in un locale tipico con degustazione di birre artigianali di Sauris, si potrà partecipare alla Notte delle lanterne. A concludere la serata, una romantica cena a lume di candela con menù speciale di San Valentino. Domenica 15 febbraio, sarà la volta di una passeggiata panoramica su una slitta trainata dai cavalli, cui farà seguito un pranzo con specialità saurane in un agriturismo

Il pacchetto Due cuori e una slitta prevede l’arrivo venerdì 13 febbraio e, in più, il sabato mattina una sosta ritemprante al Centro Wellness con sauna, bagno turco e area relax.

Per informazioni e prezzi:  www.carnia.it 


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