Magazine Cultura

A scuola di Tweet

Creato il 09 gennaio 2012 da Biblioragazzi

A scuola di Tweet

In 140 caratteri si impara a scrivere e leggere. Questo il progetto delle scuole francesci riunite in Twitclasses. La notizia è riportata dall’edizione odierna de Il corriere della sera  che racconta di questo progetto di apprendimento attraverso Twitter. Pedagogicamente, affermano le insegnanti, i 140 caratteri sono adatti alle esigenze dei bambini e poi

Apprendono presto che la scrittura su carta rimane, mentre sul pc si può cancellare. E questo elimina la colpa dell’errore, dello scrivere male e permette di sperimentare senza paura

In effetti (storie di vita vissuta) a 3 anni si può imparare a scrivere una parola sull’iPad per cercare il video preferito su YouTube, ma per una volta il nostro tecnoentusiasmo fa un passo indietro. Scrivere per Twitter non significa solo scrivere in 140 caratteri ma scrivere con una sintassi diversa.

Per esempio la frase Sul Corriere della Sera di oggi un articolo su Twitter come strumento didattico nelle scuole elementari francesi   sta correttamente nei 140 caratteri, ma chi ha un po’ di dimestichezza con i cinguettii sa che la frase redatta in twittese potrebbe suonare come  Twitter come strumento didattico nelle scuole elementari in #francia #newliteracies #Corriereit http://bit.ly/xkdezs

Cosa stanno insegnando queste maestre quindi? Certo non a scrivere con un nuovo media nel linguaggio che usa, nella migliore delle ipotesi stanno insegnando a scrivere brevi frasi e lo fanno facendole scrivere su un quaderno (ok, va bene dovranno pure imparare a tenere la penna in mano) e poi proiettandole su uno schermo.

Non dubito delle buone intenzioni degli insegnanti (e come è fastidioso nell’articolo leggere più volte “giovane maestra”, come se solo i cd gggiovani potessero avere a che fare con le tecnologie) ma si tratta di un uso improprio dello strumento che davvero non credo possa portare un reale beneficio pedagogico o didattico. E voi che ne pensate?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :