
Di Consiglia Grande. Viene rimodernata la scuola italiana: molti progetti saranno messi in atto già da settembre, mentre altri sono ancora in fase di elaborazione e portano il target ‘Matteo Renzi’. Inglese, geografia, storia dell’arte, musica, ma anche programmazione informatica (fin dalle elementari) e connessioni internet super veloci, queste le innovazioni principali.
I temi da affrontare, depositati nel decreto, discutibile a fine mese sono noti: la questione del ricorso abnorme ai precari della scuola, la regolazione a cadenza biennale dei concorsi, il potenziamento di alcune materie di studio e dei percorsi scuola-lavoro per cercare di far fronte all’angosciante tasso di disoccupazione giovanile del nostro Paese del 43,7%.
I fondi stanziati per l’operazione ammontano a un miliardo di euro: servirebbero per muovere una certa ristrutturazione alle scuole più fatiscenti e sul fronte della pulizia per le scuole campane e calabre, che ancora non si sono avvalse di ditte esterne, tramite gare d’appalto, per garantire una maggiore igiene scolastica.
Esaminiamo i capisaldi fondamentali della nuova idea di scuola: la proposizione di un quizzone per gli studenti di II e V elementare, III media e II superiore, al fine di definire le competenze imprescindibili dei ragazzi. Il quizzone rappresenta una vera e propria carta d’identità dello studente e garantisce la responsabilizzazione delle scuole.
In secondo ordine, bisognerà dare una svecchiata all’organico degli insegnanti, che in media hanno 49 anni: il bando verrà emanato a settembre, prevedendo l’entrata in ruolo di 28,781 insegnanti e 4559 collaboratori tecnici di servizio. Ma poiché i numeri, a detta della Cgil, sono ancora inferiori alla disponibilità dei posti reali, sarebbe il caso di creare un organico funzionale, con contratto a tempo indeterminato, perennemente a disposizione di una scuola facente parte di una determinata rete.
E’ altresì necessario investire sulla connessione internet veloce: sono circa 973 le scuole che hanno partecipato al bando per l’attivazione di una rete wirless, per un totale di 4 milioni di euro. In fase di sperimentazione anche il coding, una piattaforma, sul modello di formazione statunitense, per l’insegnamento dei rudimenti di programmazione informatica.
Innovazioni arrivano anche nel campo ‘maturità’: verrà introdotto il Clil, acronimo Content and language integrated learning, ovvero l’insegnamento in lingua straniera di una materia dell’ultimo anno della scuola secondaria superiore che sarà portata alla maturità. E sempre in quest’ambito, importanza minore verrà data alla tesina, puntando invece più sul percorso di studi affrontato.
Infine, è previsto un ritorno dell’insegnamento della geografia in tutti gli istituti tecnici e professionali, per almeno un’ora a settimana, in prima e in seconda. Ad essere rilanciate anche la storia dell’arte e la musica, per valorizzare l’educazione alla tutela del paesaggio e l’avvicinamento dei giovani al patrimonio culturale e all’arte contemporanea.
Non ci resta così che aspettare il progetto definitivo.