A spasso

Le chiavi le hai lasciate sulla scrivania, hai baciato le colleghe, stretto le mani ai colleghi e ti sei chiuso la porta dell’ufficio alle spalle per l’ultima volta.

Ti manca? No, non ti mancheranno di certo lo stress, gli urli, la stupidità e l’arroganza dei clienti ed un lavoro che nessuno avrebbe mai voglia di fare, cazzo no. Anzi, il pensiero di non dover più fare certe cose ti rende quasi euforico. Ok non è che stai uscendo da una miniera di diamanti sudafricana, ma lo stress e i giramenti di palle tendono a farti diventare parecchio egoista quando si tratta di condizione umana.

E ora come ti senti? Non lo sai, il futuro e l’incertezza hanno sempre avuto una certa presa su di te, quindi ti senti rilassato, felice… e un po’ stronzo. E’ una sensazione strana, simile a quando lasci una donna con cui stai da un bel po’ (strano come donne e lavoro a volte siano così simili), non puoi proprio dire che ti mancheranno certi rituali, parcheggiare sempre nel solito posto, il caffè con i colleghi, la passeggiata in pausa pranzo… semplicemente non ci sono più, e questo un po’ ti spaventa. Non posso oppormi a questo, quante volte difendiamo le nostre routine, anche quando ci fanno male?

Però cazzo che bello chiudere quella porta.

E adesso che si fa? Non lo sai che farai, intanto goditi un paio di giorni, il futuro è una terra straniera e a te piace viaggiare, tanto sei sicuro che la tua tendenza a non prendere niente sul serio ti farà superare anche questa. E’ vero che alla fine tutti i lavori si odiano, ma non pensi di aver la voglia commettere lo stesso errore, di legarti tanto presto a qualcosa che odi. Sei giovane, hai tempo e impari in fretta, ma se proprio la sorte lo vorrà finirai a scaricare la frutta senza vergogna alcuna.

Sei sempre in tempo a trovare un nuovo lavoro di merda.

Avrò più tempo per i miei progetti editoriali, poco ma sicuro.

“…I will not make any deals with you. I’ve resigned. I will not be pushed, filed, stamped, indexed, briefed, debriefed or numbered. My life is my own!”

P.S. ad uso e consumo di chi mi ha chiesto un chiarimento:

Non mi sono dimesso da solo tanto per fare uno scherSo ad amici e parenti. Mi hanno fatto un’offerta che non potevo rifiutare, non sono così stronzo da mollare un lavoro, visto il periodo e visto che ancora il mio nome non compare sui giornali o nelle migliori librerie.