Magazine Diario personale
L'iniziativa promossa (complimenti è tempo di scrutini!) dalla Staccata mi è piaciuta assai.
Ho quindi deciso di aderirvi proponendovi una filippica sulla questione!
...................................
COME PARTECIPARE:
Se hai voglia di raccontare dove infili i piedi da quando sei mamma e perché, non devi far altro che scrivere un post nel tuo blog, specificando che aderisce all’iniziativa Staccate versus Taccate
....................................
In me vive da sempre una dicotomia. 'VORREI MA NON POSSO/VOGLIO...quindi DISDEGNO.
Ho aggiunto il POSSO perchè il 'Vorrei ma non Voglio' suona strano, sebbene profondamente vero.
Alzi la mano chi Vorrebbe ma non Vuole?
La nebbia mi impedisce di vedere le braccia alzate, confido nella vostra onestà.
I tacchi non li ho mai messi, d'altronde essendo Watussa inside non necessito di elevarmi più di così, ciò nonostante quando vedo lì in basso una donna taccata mi rendo conto di come il suo fascino sia quadruplicato.
Se è cessa diventa carina.
Se è normale diventa gnocca.
Se già di suo è gnocca, può mettere direttamente l'impronta sul sunset boulevard.
Mi domando quindi come mai i tacchi non vengano venduti con bugiardino allegato, dove si elenchino le innumerevoli proprietà curative...che alla chirurgia estetica farebbero un baffo (in crisi l'epilazione definitiva)
Inoltre una donna col tacco acquisisce oltre a fascino da vendere anche potere.
Una manna contro la disoccupazione!
Guardare un uomo altezza occhi, se non dall'alto, può sterminare il macismo più determinato.
Mi domanderete allora perchè non mi pieghi alla tortura del tacco.
In effetti me lo sto domandano anche io. Allora addio.
Mi voterò alla tacchitudine!
Era uno scherzo, a me si addice semmai la tacchiNItudine.
La mia è stata poi una scelta ponderata:
una mattina della mia adolescenza mi son svegliata ( o bella ciao, bella ciao)
in un bagno di sudore
con l'orrore per i tacchi.
L'assurdo terrore che in vecchiaia avrei pagato l'eventuale vita taccata trasformandomi in un'INvoluzione della scimmia con i tacchi, tette cadenti, braccia allungate a dismisura, schiena arquata.
Una creatura talmente singolare da entrare nel guinness dei primati (ad onorem..anche perchè scimmia) quindi vittima del merchandising più estremo.
Ritratta in soprammobili portafortuna o pulisciscarpe (vd disegno con disDegno)
Temo che mia madre, tediata dalle innumerevoli visite ortopediche per una 'scoglioni' avanzata, trascorresse le notti di fianco al mio letto sussurrandomi storie apocalittiche sulla mia spina dorsale.
Il timore quindi di diventare un gadget portafortuna e di passare la vecchiaia ricevendo pacche sulla schiena, è stato decisivo.
Staccata for ever.
I suoi ultimi articoli
-
Quello che le cestiste non dicono
-
A svolte ritornano....
-
Scoperte sotto le coperte
-
The FABOLOUS 40's