Per chi sono le mie parole…
per loro sono: gli spiriti liberi,
a loro arriveranno come un atto d’amore.
Sapranno sentirle, dosarle,
ascoltarle, poi utilizzarle e ricorrervi
come un rifugio, un riparo,
quando verrà il freddo della solitudine,
il vuoto,
quell’assenza che chi solo sa conosce.
Ad essi la mia speranza, ad essi la mia solidità;
continuate!!!
Andate, avanti, sempre, anche nel digiuno, anche nell’amaro,
anche nella vostra sola compagnia
sulla via che avete scelto,
intrapreso,
con amore.
Le mie parole:
per chi non ha padroni e per padrone intendo
neanche sé stesso,
così da non detestare la sua sola compagnia.
Per chi trova il piacere di ravvivare una fiamma,
sostare…
e lasciarsi scaldare.
Ad essi do il mio cuore
perché mi nutrono,
così li lascio nutrire
e nutrirsi di me.
*
Ora andate…
O farete tardi!