Florio sarebbe dotato di trazione integrale e nasce da una iniziativa lanciata da una JV formata da WT Motors di Ancona, dal Pomos (Polo mobilità sostenibile) della Regione Lazio, dall’Università La Sapienza di Roma e dalla Fondazione Targa Florio. Progettato e realizzato a livello prototipale da un’azienda che è specializzata in quad e scooter, il Florio riprende le esperienze maturate nell’ambito del programma ZEV che la WT Motors ha realizzato, oltre che con Uniroma, anche in collaborazione con ENEA.
L’idea di partenza è quella di un veicolo compatto a trazione integrale, assimilabile per schema meccanico ai quad, ma totalmente elettrico, quindi utilizzabile nei parchi e nelle riserve naturali, oltre che per servizi di supporto alle amministrazioni pubbliche. “Il veicolo elettrico Florio 4WD – ha dichiarato Manuele Vindusca, titolare della WT Motors – è pronto per essere messo in produzione a Termini Imerese” ma gli stessi promotori dell’iniziativa hanno confermato che per il momento non vi sono trattative per una collocazione industriale della linea di montaggio del Florio nello stabilimento ex Fiat.
Come è stato sottolineato nel convegno al riguardo, il Florio rappresenta “una soluzione reale che attende solo di essere sfruttata”. Nel Forum Internazionale della Mobilità Ecosostenibile, organizzato a margine della Eco Targa Florio che si disputerà dall’11 a 14 di ottobre, sono state dibattute possibili soluzioni di riconversione industriale per Termini Imerese, come quelle proposte da Simone Oliva della Right Management (Gruppo Manpower) o, ancora, sono state descritte le esperienze sui carburanti generati da biomasse e dai rifiuti, illustrate da Alberto Pedrazzini della Pyrotop AG.
Fonte Ansa