A testa alta (Francia 2015) Titolo originale: La tête haute Regia: Emmanuelle Bercot Sceneggiatura: Emmanuelle Bercot, Marcia Romano Cast: Rod Paradot, Catherine Deneuve, Sara Forestier, Benoît Magimel, Diane Rouxel, Elisabeth Mazev Genere: incazzato Se ti piace guarda anche: Short Term 12, Fish Tank, L'odio
Quegli stronzi di educatori della comunità mi hanno obbligato a scrivere e quindi eccomi qua. Vi tocca sorbirvi le mie parole, perciò se non vi piacciono prendetevela con loro. E comunque se non vi piacciono mi sa che voi siete più stronzi ancora. Visto che qua dentro rinchiusi non c'abbiamo un cazzo di meglio da fare, ogni tanto ci fanno scrivere. Che poi scrivere a cosa serve, nella vita di tutti i giorni? Cioè, le persone nella vita reale si parlano, mica si scrivono...
Ah beh, sì, cioé, ok, ci sono i messaggi SMS, è vero, però quelli li sa scrivere anke un babbo di minkia, non è che bisogna essere Shakira... volevo dire Shakespeare. Stupiti perché l'ho scritto giusto? Ma è perché l'ho googlato! Se siete babbi di minkia e le cose credete di saperle senza cercare su Google, peggio per voi. Come faccio a sapere come si scrive Google? Semplice: ho googlato pure quello!
Quegli stronzi della comunità comunque mi hanno detto di scrivere a proposito dell'ultimo film che ho visto. Secondo loro, una volta che risolvo i miei problemi personali e di mente, soprattutto di mente, potrei anche avere un futuro nell'ambito del blogging cinematografico. Secondo me sono scemi a pensare una cosa del genere, ma in ogni caso un tentativo lo faccio. Sempre meglio che pulire cessi. E così, anche se non c'ho voglia, vi parlo o meglio vi scrivo dell'ultimo film che ho visto, che si chiama A testa alta ed è una pellicola francese, ma non è una di quelle menate super spocchiose da espertoni di cinema con la puzza sotto il naso. È una pellicola dura e cruda - o forse si dice nuda e cruda, o ancora dura e pura? - e senza troppi fronzoli e il protagonista è un ragazzino che si trova in una situazione simile alla mia. La madre è una teen mom mezza tossica e mezza scema che non riesce a occuparsi di lui e a farlo rigare dritto o andare a scuola e così lui va in giro tutto il giorno in auto, sebbene abbia solo 16 anni e quindi tecnicamente non abbia proprio l'età per avere la patente, perché in Francia è come in Italia che non è che si può guidare a 16 anni e guarda un po' quante cose si imparano da un film e non dalla scuola.
Siccome questo ragazzino è un po', anzi un po' tanto, un teppistello criminale, a un certo punto lo sbattono prima dritto in carcere minorile e poi in comunità. Perciò è un tipo un po' come me, a parte il fatto che lui ogni tanto prende ed esce fuori di testa e diventa violento e aggressivo e si mette a urlare e a dare i numeri, ma io non capisco proprio come CAZZO SI POSSA ESSERE COSÌ FUORI E INCAZZARSI DI PUNTO IN BIANCO PER NIENTE. QUESTO QUA È PROPRIO MALATO NEL CERVELLO, È DAVVERO DISTURBATO E A GENTE FATTA MALE COSÌ COSA PUOI DIRE? CHE COSA CAZZO GLI PUOI DIRE SE NON CHE È DA RINCHIUDERE IN UNA COMUNITÀ O MAGARI PERSINO IN UN MANICOMIO?
Quindi niente, il film mi è piaciuto abbastanza, a parte il finale un po' sbrigativo che non mi ha convinto un granché. Nel complesso in ogni caso mi ha coinvolto e mi sono immedesimato parecchio nel protagonista, sballottolato da un carcere a una comunità alla casa a un'altra comunità e così via da una giudice interpretata da Catherine Deneuve che è un'attriciona strafamosa, almeno tra il pubblico con l'età dei miei bisnonni, e da un educatore interpretato da Benoît Magimel che l'avevo già visto in quegli altri film francesi cazzuti che sono L'odio e Piccole bugie tra amici, mentre dietro la macchina da presa c'è Emmanuelle Bercot, che l'avevo già vista in Polisse, sempre rimanendo in tema di pellicole francesi cazzute, solo che questa volta non figura come attrice ma solo come regista e, anche se se la cava abbastanza, ha ancora ampi margini di miglioramento. Però in ogni caso possiede un buon potenziale. Basta solo offrirle un'altra occasione, come capita al protagonista del film, interpretato dal giovane Rod Paradot che pure lui possiede un buon potenziale. La migliore del cast per me però è Sara Forestier, che veste i panni della teen mom ormai non più tanto teen e quindi direi proprio che può rientrare nella categoria delle MILF in piena regola.
"Ma ueeeeé. Ho appena 29 anni, sono troppo giovane per essere considerata una MILF!"
E se sono stato a menzionarvi i nomi degli attori presenti, non credete che l'abbia fatto perché c'avevo voglia. È solo che così mi hanno detto di fare. A quanto pare i recensori cinematografici professionali professionisti professoroni lo fanno per allungare un po' la brodaglia quando non sanno più cosa dire e così adesso che l'ho fatto quegli stronzi di educatori della comunità saranno contenti. Siete contenti? Se non lo siete dopo tutto questo sbattone che mi sono fatto a scrivere per voi siete ancora più stronzi di quanto immaginavo e ora basta! Fanculo tutti. Ho finito questa cazzo di recensione e me ne vado. A testa alta. (voto 6,5/10)