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A Tor Sapienza primi vagiti della guerra civile che arriverà. Ma non è colpa degli immigrati, non è colpa degli stranieri: è colpa nostra

Creato il 12 novembre 2014 da Romafaschifo
A Tor Sapienza primi vagiti della guerra civile che arriverà. Ma non è colpa degli immigrati, non è colpa degli stranieri: è colpa nostra
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A Tor Sapienza primi vagiti della guerra civile che arriverà. Ma non è colpa degli immigrati, non è colpa degli stranieri: è colpa nostra
Alle ore 22 circa di ieri, le due pattuglie poste per la vigilanza fissa a salvaguardia del Centro di prima accoglienza sito in via Giorgio Morandi sono state raggiunte da circa 70/80 persone, molte delle quali travisate ed armate di bastoni, che con il chiaro intento di attaccare, iniziavano un fitto lancio di oggetti contundenti e bombe carta nei confronti degli agenti e del centro stesso. Nel contempo gli stessi manifestanti posizionavano alcuni cassonetti dell’Ama al centro della carreggiata impedendo l’intervento di ulteriori rinforzi.
I poliziotti raggiunti dalla sassaiola che danneggiava gravemente anche le automobili di servizio, si vedevano costretti ad arretrare in attesa dell’invio di altri contingenti richiesti alla sala operativa.
Nel frattempo i manifestanti iniziavano ad incendiare anche i cassonetti presenti sul posto, che i vigili del fuoco, impediti anch’essi dal fitto lancio delle pietre, spegnevano con estrema difficoltà.
Le squadre del Reparto Mobile, che a causa della presenza dei cassonetti, erano costrette a raggiungere il luogo della protesta percorrendo una strada contromano, intervenute sul posto sotto il coordinamento del dirigente del Commissariato Prenestino, venivano attaccate dai manifestanti in maniera violenta, con lanci che provenivano anche dalle abitazioni circostanti, tanto che per disperdere i facinorosi, è stato necessario il ricorso a gas lacrimogeni.
A questo punto i manifestanti si allontanavano, disperdendosi in varie direzioni, in vie limitrofe e nelle abitazioni adiacenti.
Un agente del Reparto Mobile è stato attinto da una pietra, che gli ha provocato una grave lesione al braccio. In tutto 14 agenti sono rimasti feriti con varie contusioni e lesioni.
Anche un operatore di una troupe televisiva che stava effettuando delle riprese per conto della Rai ha riportato conseguenze fisiche, colpito alla testa da un sasso e medicato presso l’ospedale Pertini, dove ha avuto una prognosi di 8 giorni.
Questura di Roma


*Fin qui il dispaccio della Questura. Che dimostra, il comunicato stesso, che il problema non sono gli immigrati, i migranti, i rom o quant'altro. Il problema sono le nostre leggi, la nostra magistratura, l'architettura che abbiamo voluto dare a questo stato: l'unico luogo del pianeta dove chi sbaglia non paga, dove i problemi sono benaltri, dove applicare con rigore la legge equivale a "intolleranza", "fascismo", "razzismo", dove far rispettare una civile convivenza e reprimere chi vuole prendersi le cose con la violenza è visto di cattivo occhio. Siamo gli unici al mondo che si comportano così. Gli unici al mondo con leggi garantiste che tutelano i carnefici e vessano le vittime. Siamo l'unico luogo al mondo dove se un poliziotto picchia un manifestante rischia di saltare un ministro e dove se un manifestante picchia un poliziotto tutto sommato è cosa da capire, scusare, comprendere e tollerare. Siamo un posto tollerante con tutti, salvo che con le persone per bene. Siamo una città dove sai perfettamente che se manifesti con spranghe, bastoni, coltelli e se picchi un rappresentante delle forze dell'ordine non rischi niente: perché sei in un paese dove si viene sbattuti in galera soltanto se si viene condannati per più di tre anni (praticamente solo i colpevoli di omicidio, talvolta manco loro).
In questo contesto i migranti non fanno che adeguarsi. E non fanno neppure tutto quello che sarebbe nelle loro potenzialità: potrebbero fare molto peggio. Non è colpa loro che compiono reati (come li compiono gli italiani), è colpa nostra che abbiamo un paese inefficace nel reprimere i reati.
Prendi i rumeni: sono persone paciose e tranquille. Poi c'è una percentuale di furfanti. Esattamente come gli italiani. I furfanti (assieme ad altre persone per bene e con un sacco di voglia di lavorare e di spaccarsi la schiena in più di noi) sono tutti venuti in Italia. Ma tutti eh. Quando ci parli, quando ascolti le loro intercettazioni capisci perché: "da noi finisci in galera, in prigioni terribili, anche se rubi una tuta in un negozio. Vieni in Italia e puoi rubare". Questa una delle ultime uscite di recente. I rumeni hanno una pessima reputazione per questo. Solo per questo. Pensate se tutti i fuorilegge, i camorristi, gli ndranghetisti, i casamonica italiani andassero, chessò, in Austria. Come ci considererebbero gli austriaci? Esattamente come noi consideriamo i rumeni. Ma poi vai a Bucarest e se la raffronti a Roma è Ginevra. Ginevra!
Più parliamo con i rappresentanti delle forze dell'ordine (e grazie al lavoro su questo blog ci capita molto di frequente) più ci sentiamo vomitare addosso una perdita di motivazione e una disillusione profonda: ormai perseguire ladri, vandali, criminali è diventato una perdita di tempo. Perché ogni fuorilegge fermato è un fuorilegge liberato dal magistrato di turno dopo poche ore, un fuorilegge che il giorno dopo è a piede libero, un fuorilegge che, proprio per questo, si sente invicibile, impunibile e che dunque diventa ancor più violento, ancor più forte, ancor più aggressivo. Un fuorilegge che ti minaccia, ti insulta, ti sbeffeggia.
È la storia di mille storie ogni giorno ai quattro angoli nel paese. E i magistrati in alcuni casi lo fanno per ideologia e cattiva fede, ma in molti casi lo fanno semplicemete perché applicano leggi allucinanti. Fatte in adorazione dei furfanti e in odio della gente onesta. Il fatto è che gli immigrati, se delinquono, vanno presi, processati e messi in gattabuia. Idem per gli italiani. Ecco, noi questo non siamo capaci di farlo. Non siamo capaci, capito? Non siamo capaci di condannare e mettere in galera chi viola le leggi. E la colpa sarebbe degli altri? È un po' come se porti tuo figlio in un Giardino Zoologico ove i custodi e i responsabili decidono scientemente di tenere aperte le gabbie dei felini feroci. Se la tigre si divora tuo figlio di chi è la colpa, della tigre? O di chi ha deciso di non tenerla in gabbia?
Sarebbe bello che i facinorosi che hanno segnato l'inizio della guerra civile (che si svilupperà e si amplierà come abbiamo preconizzato da tempo) a Tor Sapienza lunedì e ieri sera si svegliassero. E protestassero contro chi ha generato questo genere di cose ovvero il nostro potere legislativo, il Parlamento, e il nostro potere giudiziario, la Magistratura. Se per anni lavoro solo per inventarti scuse per tutelare chi delinque, alla fine diventi il luna park dei delinquenti: è la naturale conseguenza. Ma è una specificità, una unicità, una esclusiva ed una colpa tutta italiana. È contro gli italiani, contro di loro sì, che occorre essere razzisti. In mancanza di cambiamenti, comunque, possiamo stare tranquilli e avere almeno una certezza in mezzo a tanti dubbi: la situazione collasserà ben presto. Prestissimo.
-RFS

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