Stamattina iniziamo con l'intervista che vi avevo promesso a Leda Muraro!Autrice de "Il riflesso dell'anima"
Qui potete trovare la mia recensione:
http://romance-e-non-solo.blogspot.it/2012/04/recensioneil-riflesso-dellanima-di-leda.html
Ciao Leda e grazie per essere stata così gentile ad accettare di fare un’intervista sul nostro blog. Quindi per prima cosa… Benvenuta su Romance e non solo ^^… ti va di presentarti ai nostri lettori?
Grazie a voi per avermi accolta in questo blog!!! Ehm presentarmi? Credo sia la domanda più difficile, l’unica alla quale forse non saprò rispondere in modo completo. Mi chiamo Leda, e questo è appurato, nella vita ho sempre cercato di fare ciò che mi rende davvero felice, anche se spesso non è stato così semplice. Quello che amo, come credo gli utenti di questo blog, sono i libri. Sono il mio mondo. Lo sono sempre stato. Con il passare degli anni sono diventati degli amici in grado di farmi sorridere, piangere e preoccupare. Quante volte ho chiuso un libro in un momento di tensione e ho guardato la copertina quasi potesse dirmi qualcosa, quante volte giunta all’ultima riga ho passato una mano sulla copertina lucida incapace di salutare qualcuno che per me era diventato un amico. Ecco questa sono io. Prima di tutto una lettrice.
Come nasce la passione per la scrittura?Nasce a sei anni. Il giorno in cui sotto l’albero di natale trovai la mia prima petite. La mia prima macchina da scrivere. Acquistata in un negozio di giocattoli del centro, ma perfettamente funzionante, una vera macchina da scrivere insomma. Ricordo che la guardai pensando a tutte le fiabe che avrei potuto inventare, a tutte le storie che sarebbero diventate reali grazie a lei. Ed è stato proprio il giorno di natale che ho fatto scorrere la prima volta le mie dita su quei tasti.Da allora le cose non sono cambiate. Anche adesso, come allora, davanti al computer penso ancora a tutte le storie che potrei scrivere. Come mai hai scelto questo genere narrativo per il tuo primo romanzo?Non ho scelto un genere in realtà, anzi devo dire che ho sempre avuto una grande difficoltà nell’attribuire un’etichetta alle storie che scrivo e spesso anche a quelle che leggo. Ho semplicemente scelto una storia, o forse lei ha scelto me. Questo ancora non so dirlo. So che avevo un’idea, che avevo nella mia testa due personaggi, due persone che diventavano sempre più reali davanti ai miei occhi. Poi sulla pagina bianca del computer la storia si è quasi scritta da sola. È strano ma funziona davvero così. Almeno per me. Inizio a scrivere e lentamente i personaggi compiono azioni che non mi sarei aspettata, e le vicende prendono direzioni che non avevo previsto. Scusate sto divagando ^^
Come hanno preso forma i tuoi racconti? Un sogno, pura fantasia...Come ho detto prima avevo un’idea. Una serie di immagini che erano fisse nella mia mente, come una serie di istantanee alle quali però mancava un filo logico. Qualcuno che spiegasse dove erano state scattate e che cosa stavano facendo le persone delle foto. Così lentamente ho dato un nome ai due personaggi che sono diventati Lorenzo e Lena, sono diventate due persone, e man mano che le pagine si riempivano di parole loro prendevano vita.
Durante la scrittura dei tuoi romanzi, il luogo dove ti rifugi per scrivere deve essere silenzioso? O preferisci un sottofondo musicale? Vi è un’atmosfera particolare che ti aiuta a rilassarti durante la scrittura?
La musica mi serve. È come una musa per me. Spesso le immagini di cui parlavo prima si formano nella mia mente proprio ascoltando una canzone e nei momenti più particolari. In macchina mentre guardo fuori dal finestrino, o sul treno mentre ascolto un mp3 andando al lavoro. Per scrivere però ho bisogno di silenzio e purtroppo riesco a scrivere solo di sera. “Purtroppo” perché in questo modo il tempo a mia disposizione si riduce notevolmente. Solo la sera, quando il mondo sembra addormentarsi, il mio invece si sveglia. È in quel momento che nascono le mie storie. Quasi avessero paura di far rumore, di farsi sentire ed essere scoperte.Quali sono i suoi prossimi progetti o idee in cantiere? Naturalmente solo se poi e vuoi renderlo noto ai lettori...
Di progetti in cantiere ce ne sono molti. Per quanto riguarda la scrittura ho iniziato a scrivere un romanzo dai toni decisamente più dark rispetto al “Riflesso dell’anima”. Una sorta di thriller paranormale. La storia è già articolata nella mia testa, o almeno le istantanee di cui parlavo prima ci sono. Adesso devo tessere la delicata tela che le unisce e le sviluppa ai lettori. Aspettiamo la sera, chissà che risvegli una nuova storia.Bene!! Con questo è tutto… Ti ringrazio di cuore per la sua disponibilità!In bocca al lupo per il tuo lavoro. A presto,