Recentemente vi ho parlato di Barel, un brand tutto italiano che produce borse cruelty-free d’alta qualità, oggi è la volta di Kipling con le sue borse in tessuto a tinta unita o a righe, protagoniste della collezione PE 2014.
Un breve accenno alla storia di questo celebre marchio che produce non solo borse, ma anche accessori e bagagli di gran moda, è d’obbligo. Kipling nacque nel 1987 ad Anversa (Belgio), grazie alla creatività di tre amici che decisero di produrre una linea di borse casual, funzionali, grintose, dai prezzi accessibili; per il nome s’ispirarono al famoso scrittore e viaggiatore Rudyard Kipling
Borse, tracolle e valigie, con le loro scimmiette dondolanti, rappresentano da anni un must per oltre 35 milioni di persone in più di 60 Paesi.
Il mio primo approccio con Kipling, avvenne nel2003 in Belgio, presso il duty-free dell’aeroporto di Bruxelles. Nell’attesa del mio aereo per rientrare in Italia, fui attratta da uno shop che risaltava fra gli altri per i colori vivaci delle borse esposte. Entrai e per cominciare ne comprai un paio; nel tempo ne seguirono altre e a oggi anche le più vecchie non sono molto rovinate e continuo a portarle. In realtà attendo i saldi di fine stagione per comprare nuovi modelli e arricchire la mia collezione
Purtroppo, al contrario di Barel, Kipling non può considerarsi un marchio totalmente cruelty free poiché produce anche borse in pelle
Di seguito alcune borse e portafogli della collezione PE 2014, per ogni modello sono disponibili diverse tonalità di colore, dalle tinte più vivaci, al classico nero.
Molto carine le shopper pieghevoli bicolori Hip Hurray a €29,90.
E le scimmiette? Belle e divertenti, costano da €7,90 a €16,90, da utilizzarsi come portachiavi o agganciate a borse anche di altri marchi
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