Sono ormai anni che in piena fascia pomeridiana vanno in onda scenate di macabro ludibrio, fini a se stesse e del tutto evitabili, visto che la trasmissione è in differita. Gli autori potrebbero benissimo tagliare invece che limitarsi a beeppare volgarità gratuite. Il problema è che alla gente piace. E alla de Filippi? Mi sa anche, ma il punto è che l'azienda le chiede di continuare con questi toni, assistendo passiva - e anche sorniona - a ciò che accade davanti ai suoi occhi.
Il trono di Leonardo Greco è storia, mangiato, digerito, espulso. Adesso c'è il trio leonardesco: l'ex tronista, la giovane compagna, la matura corteggiatrice scartata che ancora non li tollera. Ma non solo. Da quando facebook e tv si sono incontrati, separare il pubblico dal privato è impossibile come cercare di estrarre qualcosa dal frullatore mentre è in funzione.
E' così che i dissapori nati altrove si riversano in studio, senza alcuna attinenza peraltro con le storie degli attuali protagonisti. Solo che al trio leonardesco piace il gettone di presenza, più del proprio orgoglio e pudore.
Ho saputo che Diletta Pagliano Bubi e Tina sono quasi venute alle mani nella trasmissione di ieri, la cui messa in onda è stata posticipata appositamente (e ipocritamente) per non inficiare la settimana in odore di santità, in cui si beatificava Papa Wojtyla.
Adesso che il Papa è beato, diamo pure sfogo ai più biechi impulsi...