A voce alta

Creato il 14 febbraio 2011 da Speradisole

E’ la misura colma. E’ lo sguardo limpido su noi stesse. E’ il rispetto rivendicato. E’ la serenità di non dover mai dirci: siamo state zitte, non abbiamo visto. Abbiamo visto e bene, compartimenti pubblici, scelte politiche, persino un linguaggio che ci vorrebbe umiliate, succubi, divise tra corpo e mente. Non si pensi di poter  cancellare la nostra intelligenza, il nostro essere cittadine a pieno titolo, non accettiamo di vedere il nostro Pese trasformato in una brutta telenovela. Perciò se non ora quando, per dire senza paura, a voce alta, il Paese che vorremmo? E allora io vorrei, vorrei un Paese che sa che le giovani donne, i loro progetti, la creatività, l’innovazione, sono il futuro. Vorrei che chi oggi dice che siamo puritane ricordasse i divieti che ha voluto, dalla fecondazione assistita alla pillola. Vorrei che sesso fosse una relazione tra pari e non un incarico politico. Vorrei un Paese con una sola morale, quella doppia offende e nasconde. Vorrei che la giustizia fosse uguale per tutte e per tutti.

Susanna Camusso, segretario CGIL 13/2/2011



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