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A volte ritornano, di Stephen King: il Re e i diamanti della sua corona...

Creato il 18 aprile 2012 da Tizianogb
A volte ritornano, di Stephen King: il Re e i diamanti della sua corona...
La cosa che più mi affascina in un racconto dell'orrore, che si tratti di leggerlo o di scriverlo, è la sfida implicita di raccontare una storia completa in una manciata di pagine, riuscendo nello stesso tempo a delineare un mondo fantastico con pochi tratti, come un pittore farebbe per tratteggiare un paesaggio sulla tela. "A volte ritornano", di Stephen King, è la prima raccolta di racconti del maestro e, a mio modesto parere, rappresenta una delle tante vette di eccellenza della produzione Kinghiana. Come nei suoi più grandi romanzi, in questa ventina di racconti si può trovare tutto ciò che ha reso King il numero uno dell'horror: le atmosfere malate della provincia americana, la cui apparente normalità cela segreti mostruosi (Materia grigia), la poesia languida dei ricordi d'infanzia (L'ultimo piolo) e, soprattutto, il suo story-telling geniale, limpido e cristallino che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo. Tra le tantissime riduzioni cinematografiche tratte da questa raccolta, poi, ce n'è almeno una che rimarrà per sempre nella storia (anche se non per i suoi meriti) ed è quella di "Camion". Da quel racconto (uno dei meno riusciti del libro) De Laurentis ha prodotto il primo e unico film diretto da Stephen King in persona: Brivido (Maximum Overdrive), forse uno dei film più brutti di tutta la storia del cinema, dai fratelli Lumière ad oggi. Quando si dice "ad ognuno il suo mestiere"...

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