I Gingerbread Men, o omini di pan di zenzero, sono per me il Dolce di Natale per Eccellenza. Mi ricordano il profumo speziato dei biscotti che mangiavo dai nonni, quando andavamo a trovarli per le feste… Il che è abbastanza strano dato che mia nonna, biscotti a forma di omino non ne ha fatti mai.
(Devo avere una memoria di tipo olfattivo. Ricordo un profumo o un sapore e lo associo a una forma, scelte a caso dalla mia immaginazione)
Durante il mio primo giro negli Usa, andare a caccia di Gingerbread e magari anche dello stampino per biscotti a forma di omino, è stato uno dei miei obiettivi. (Sì, lo so cosa state pensando, ma sappiate che il mio primo viaggio negli Stati Uniti è stato ben prima dello scoppio dei talent di pasticceria, della moda delle bakery, del Cake Design. Allora trovare accessori per dolci insoliti era abbastanza insolito…)
A New York, il primo buco nell’acqua. Vabbè, non si possono pretendere negozi di casalinghi sulla Fifth Avenue, e poi siamo di corsa (Quanto abbiamo corso in quel viaggio). Abbiamo visitato anche un outlet, uno dei Premium: negozi di casalinghi ce ne sono ma, niente Gingerbread Men… Ad Annapolis ho sperato, in un grande negozio di oggettistica varia e vintage. Niente stampi per biscotti. In compenso ci sono i distributori di M&Ms di tutti i colori del creato, compresi quelli realizzati con coloranti tossici vietati dalla legge e svariati gadget per procrastinatori (categoria alla quale appartengo e che in America pare diffusa quanto il patriottismo e la chirurgia bariatrica)
Pennsylvania, terra degli Amish. Ci sfamano con piatti di pollo fritto, limonata e home made cake al Good & Plenty di Lancaster. Ma le donne amish non fanno biscotti a forma di uomo (forse non è in linea coi loro principi religiosi…). Siamo ormai a cavallo tra Halloween e il Thanksgiving Day: in giro zucche, qualche fantasmino, le prime, ma timidissime, decorazioni natalizie. Noi diretti verso sud e io quasi rassegnata a non trovare l’omino di zenzero. (Forse esiste sono nei cartoni animati, forse non li fanno davvero)Charleston, South Carolina. Una cittadina con giardini incantevoli e ville di color pastello, decorate finemente come torte nuziali. L’atmostera southern, gli alberi hanno lunghe “barbe” e Mami vende ceste in vimini al mercato dell’artigianato. Pervasa dallo spirito di Rossella O’Hara mi dimentico per un po’ della biscotteria. …
Siamo a maniche corte, anche se è novembre, e un leggero soffio di vento ci spinge a cercare ristoro in una pasticceria. E lì che lo vedo. E’ lì, tra brownies e muffin con pepite di cioccolato grandi come patate novelle. Anzi sono lì. Giacciono su un vassoio in vetrina, sdraiati rigidi uno sull’altro, una piccola catasta di omarelli gingerbread. Sono decorati semplicemente e sorridono. I gingerbread men di Cherleston sono single, tutti maschi (non hanno la compagna–biscotta o la casetta di marzapane)…
Sono soli, semplici, sorridenti. Forse è quello il loro segreto: il semplice sorriso, disegnato con una linea di glassa di zucchero. A loro non serve molto per essere felici, come in questo angolino pacifico di America, come un bambino a Natale.
#CHARLESTON
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