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A zonzo per la Riviera delle Palme – I^ parte

Creato il 19 gennaio 2012 da Yellowflate @yellowflate

A zonzo per la Riviera delle Palme – I^ parteLa costa della provincia di Savona è parte della più nominata Riviera Ligure. Con i suoi promontori e golfi, contornati da una lussureggiante macchia mediterranea, crea un bellissimo mosaico che le è valso il nome di Riviera delle Palme. Sono proprio le palme che, assieme al sole e l’azzurro del suo mare, caratterizzano questo tratto di costa, conferendole un aspetto tropicaleggiante, quasi esotico. La Riviera della Palme parte da Capo Cervo che con Capo Mele disegna il primo golfo, dov’è adagiata la cittadina d’Andora con il suo spazioso porto turistico. Doppiato Capo Mele troviamo le cittadine di Laigueglia e di Alassio con le loro bellissime spiagge di fronte alle quali, a poco meno di un chilometro, si erge dal mare l’isola della Gallinara, sede di un parco naturale a tutela e conservazione delle ben 270 specie vegetali diverse che la abitano.

Proseguiamo per la strada costiera e, passato Capo Santa Croce, entriamo nell’antica città romana di Albenga, ricca di storia; la sua piana, tassellata bellissimi uliveti e serre per la coltivazione di fiori e carciofi, è la capitale dell’agricoltura ligure. Lasciata l’ultima serra, ci troviamo immediatamente a Ceriale e il suo possente bastione cinquecentesco, che ricorda i tempi in cui queste spiagge non erano luogo di villeggiatura, ma punti d’approdo per le incursioni saracene e barbaresche. Addentrandoci poi nell’entroterra, troviamo la riserva naturale del Rio Torsero.

A zonzo per la Riviera delle Palme – I^ parte

Grotta di Valdemino

Da qui la statale taglia la montagna che s’immerge prepotentemente nel maredove, sfruttando lo spazio possibile, si affacciano i centri balneari di Borghetto s. Spirito, Loano e Pietra Ligure, sede di un grande e specializzato ospedale. Un lungo rettilineo ci porta a Borgio testimone anch’esso di antiche permanenze saracene. Sito balneare il cui fascino è caratterizzato delle millenarie case del borgo di Verezzi, tipicamente mediterranee, che dominano il mare dall’alto. Addentrandoci nel tipico paesaggio ligure, troviamo la grotta di Valdemino, di facile accessibilità, ricca di laghetti smeraldini ed eccezionali stalattiti eccentriche e fatto pochi chilometri all’interno, ecco l’emblema del carsismo savonese, la grotta di Toirano, nota internazionalmente e ricca di spettacolari manifestazioni naturali, come pure di reperti paleontologici e zoologici. La zona è dominata dal complesso di grande interesse paesaggistico ed ambientale del Monte Carmo e della Val Varatella con la sua selvaggia gola denominata Salto del Lupo. Inoltrandoci di più, ci si para davanti il più imponente complesso calcareo della Liguria. Si tratta di un calcare bianco-rosato chiamato Pietra di Finale. Sono i resti delle barriere coralline di un’antica laguna, protetta che era parte di un mare tropicale di circa 20 milioni d’anni fa.

A zonzo per la Riviera delle Palme – I^ parte

Pietra Ligure

Procedendo ad oriente, la roccia calcarea si fa più antica (Manie-Capo Noli) essendosi formata centinaia di milioni d’anni prima. Oggi queste imponenti formazioni rocciose sono fra le più famose palestre di roccia per aspiranti alpinisti. Il fascino del mare e la praticabilità in qualsiasi stagione calamitano alpinisti da ogni parte d’Europa. Da queste rocce a picco sul mare si staglia l’imponente e maestosa bastionata della Caprazoppa, che interrompe la linea di costa ed apre sulla riviera del finalese, con l’arenile dominato per lunghi tratti da imponenti pareti rocciose. Qui si trova la nota grotta delle Arene Candide preziosa testimonianza geopaleontologica. Alle spalle di Finale Ligure delle sue passeggiate dominate dai palmizi e da un mare blu cobalto, troviamo il Parco delle Manie dove la macchia mediterranea e le leccete sfidano, in quota, il bosco montano. Questo altopiano è costellato di grotte e d’antri famosi: l’Arma della Strapatente (presso l’abitato di Orco) e l’Arma delle Manie (presso la chiesa di San Giacomo), all’interno delle quale viveva già l’uomo più di 60.000 anni fa. Questo sito preistorico costituisce una delle visioni più spettacolari ed emozionanti del finalese, costituita da un’unica grande volta, con l’ampia arcata su cui sorge un gruppo di case mediterranee.


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