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AAS LAB: infierire

Da Aperturaastrappo

AAS LAB: infierireNon si erano mai presi bene, loro due.Non si erano mai capiti, mai stimati, mai amati.Forse era stata colpa del parto, difficile per lui. Ma se la storia del tunnel e la luce, in fondo, potrebbe avere un senso, quel senso, ancora per lui, era stato tutto al contrario.
Sì, era riuscito a nascere, ma era nato asfittico. Con qualche piccola ferita su quel corpicino ancora raggrinzito. Era nato male.Da lì la lotta, l’incomprensione.Ogni giorno l’uno contro l’altra. E se l’uno aveva progetti e desideri, l’altra non lo assecondava. E se l’altra imponeva le sue alternative, quell’uno li ignorava intraprendendo percorsi tortuosi, scalando montagne, magari. Pronto a sfidarla più per rabbia che buoni fini. E allora, costole incrinate e testa bassa.Erano andati avanti rimanendo al mondo come due coniugi rancorosi, sempre lì a farsi dispetti, ad accusarsi a vicenda fino a maledirsi.Non si erano mai capiti, mai stimati, mai amati.Avevano parteggiato sempre per fazioni e partiti avversi, opponendosi perfino alla voglia logica di conquistarsi per appartenersi. Non si erano ascoltati. Non avevano dato retta neppure all’istinto che più di una volta li aveva spinti a difendersi l’un l’altro. Così era stato con la storia dell’incidente e del coma. Al risveglio, entrambi avevano creduto di potersi perdonare e riprendersi. Cominciare ciò che non avevano mai iniziato. Invece non cambiò nulla. Erano bastati pochi mesi e tutto era tornato come prima. Forse la colpa, in fondo, era stata di ciò e di chi gli era girato intorno, chissà.Non si erano mai capiti, mai stimati, mai amati. Eppure se ne sarebbero andati insieme, in ogni caso, ma fino alla fine tra veleni e pugnali: un po’ come Giulietta e Romeo.


Adelaide J Pellitteri

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