Quest’uscita video curata dai tipi della spagnola Störung, in particolare da Alex Gàmez con la collaborazione tecnica di Cameo (società che si occupa di video), è un compendio indispensabile per capire tutto il discorso che tiene in piedi l’omonimo festival che si tiene dal 2006 in terra catalana. Sottotitolo: Ventitrés Artistas Once Piezas Audiovisuales Dvd+Book, per evidenziare la natura dei due supporti, particolarmente adatti alla situazione.
L’incipit è per le particelle in odor di minimal appartenenti a D-Fuse, che in “Gradualism #01” musica alla sua maniera le linee orizzontali delle immagini in movimento. La polivalenza del supporto è espressa in tanti modi, alcuni più interessanti (i notevoli suoni ebeti al limite di un’elettronica liofilizzata e spastica del grande Andy Guhl in “Laptop-Condensored 2:29”), altri meno (l’underwater inconcludente di Hugo Olim & Simon Whetham a nome “Rhizoid”). Apice del lavoro è il breve e intenso nocturno-cinema del californiano Kim Cascone (“Black Flame”), una sorta di videoclip pauperista dove trovano spazio suoni sordi che ricordano il lavoro di sound-design caro a David Lynch (non a caso i due hanno collaborato ai tempi di Twin Peaks). Sempre partendo da una sinestesia meditata, svetta la vicinanza all’experimental-cinema di marca statunitense del trio Sergio Brauer, Sergio Subrero & Alan Courtis, che in “Malabia Bla Bla” prova, riuscendoci, a coniugare industrial a immagini astratte e allo stesso tempo materiche. Aggiungete pure il fragore in reverse nella massiccia electro di Dextro & AM con “26_071_Auda” e avrete un quadro – complesso ma più chiaro – di quest’uscita.
Completano il tutto l’onnipresente Francisco López (interessante la sua placenta techno-logica particolarmente sorda di “Hydro-Organic Machine Study”, creata assieme a Paul Prudence) e il suono sabbioso composto da scaglie simili a vetri che sfregano sulle superfici di Aleix Fernández e Asférico in “Shapes 3.0”. Menzione per il morphing spinto e in b/n di xx+xy Visual And Sound Art Project (“Matter States”), per le correnti elettriche di Elufo e Asférico (ancora lui) in “Fuerza Natural II” e gli ologrammi conclusivi (“Untitled 09”) del duo Diego Alberti e Federico Monti, che omaggiano un particolare modo di intendere il suono come spurio schema di tipo matematico (quelle immagini che sembrano mutuate di peso da un programma di Computer-Aided Design).
Störung: Sound & Visual Art 009 è dunque un “bignami” visuale dove convergono idee più o meno interessanti (si tratta per lo più di accenni di opere sicuramente più corpose) e dove si fa la tara al linguaggio dell’elettronica contemporanea nelle sue numerose sfaccettature mediali.