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Abat jour

Creato il 21 settembre 2015 da Andreapomella

21 settembre 2015

Al mercato dell'antiquariato abbiamo adocchiato una coppia di abat jour, erano due piccole sculture degli anni Venti in ferro battuto, raffiguravano un uomo e una donna, abbiamo chiesto quanto costassero, costavano duemilacinquecento euro, noi sui comodini non abbiamo abat jour, abbiamo luci per la lettura che funzionano a batteria, noi ci dimentichiamo delle cose, di certe cose che restano poi in sospeso per anni, cose a cui non abbiamo mai provveduto, per pigrizia, per disinteresse, perché tutto sommato possiamo farne a meno, poi ieri sera mi sono accorto che mi mancava un abat jour, che avrei desiderato averne uno sul comodino, che avrei desiderato precisamente quella coppia di abat jour da duemilacinquecento euro, le due piccole sculture degli anni Venti, il pensiero che mi ha attraversato la mente però è che costassero duemilacinquecento euro, il pensiero che mi ha attraversato la mente è che fosse una cifra da pazzi, è una vita che bado a me stesso cercando di non sperperare il poco che guadagno, perciò che se le tenessero pure quelle due piccole sculture degli anni Venti in ferro battuto, così il pensiero ha iniziato a martellarmi le orecchie con questo implicito rimprovero, il semplice fatto che abbia potuto per un momento pensare di chiedere quanto costasse quella coppia di abat jour, come se non si vedesse a occhio nudo il loro valore, a un certo punto ho pensato che sarei morto asfissiato dal ridere al pensiero del me più ridicolo che prova a chiedere il prezzo di quella coppia di abat jour, come se dentro di me riponessi una piccola speranza che fosse una cifra abbordabile, e da quel momento in poi m'è passato il sonno, voi non avete idea di quanto basti poco perché un uomo rintronato dalla vita si senta ridicolo al punto da rinunciare a dormire.


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