giovedì 15 marzo 2012 di Gas Giaramita
Il collettivo non si ferma mai, è in continuo movimento e ha per la testa sempre nuovi progetti.
Per quanto riguarda il blog abbiamo pensato di offrire uno spazio mensile a chi sa usare la macchina fotografica in maniera interessante. Da parte nostra, andremo alla ricerca di immagini e visioni che abbiano qualcosa che si accosti allo spirito “abattoiresco”, che pensiamo sia fatto di curiosità, riflessione e novità dei punti di vista. Spulceremo, quindi, le infinite teche del web e valuteremo quali autori e quali soggetti prenderanno posto nella pubblicazione sul blog, dopo la disponibilità espressa del fotografo, s’intende.
L’idea è di scegliere quattro foto di un unico autore, alle quali assoceremo nome, cognome, titolo e link di provenienza, così da pubblicarle una volta a settimana per un mese: il blog diventerà così una vetrina stabile di opere fotografiche, una mini-galleria che, sviluppata secondo tematiche, e immessa simbolicamente in un determinato periodo, sarà il frutto della collaborazione tra Abattoir e il fotografo scelto.
L’intento è quello di diffondere opere che meritano ulteriori sguardi e nuovi dibattiti.
Il contesto è quello di Abattoir, non dimentichiamolo, quindi la scelta di puntare su questa ricerca di immagini rientra nella nostra continua voglia di creare rete, di trovare nuovi spunti creativi, apparentemente virtuali, per poi concretizzarli in progetti-eventi di maggiore respiro.
Per far ciò cerchiamo di guardarci intorno, di partecipare a nostra volta alle manifestazioni altrui, di alimentare la lista dei contatti con chi ha la nostra stessa voglia di fare, per dar vita a progetti futuri.
Questo gruppo, lo diciamo sempre, è aperto a nuovi inserimenti e nuove collaborazioni purché siano costanti e coerenti con le idee espresse nel manifesto.
Siamo purtroppo tutti individualisti, qui ed ora non nascondiamolo, e non è facile uscirne, ma Abattoir vuole provarci, partendo certamente da Palermo, perché è qui che abbiamo le nostre basi; sappiamo che dalle maglie confuse che circondano questa città c’è qualcosa di vitale e coraggioso che merita attenzione. Non siamo i primi a dirlo.
“Creare rete” vuol dire lavorare per progetti comuni, senza incappare nella competizione che ci farebbe tornare al punto d’inizio e cioè alla solitudine improduttiva.
Certi della vostra partecipazione, godetevi queste foto che vi daremo in pasto!
-------