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Abbasso il vouyerismo, viva la politica!

Da Trentinowine

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Anche oggi sulla stampa (di Trento) impazzano i numeri e le cifre della politica, dei costi della politica. Leggasi pensioni d’oro degli amministratori provinciali. Come sempre, sono questioni che non mi appassionano. La politica costa e la democrazia pure. E poi queste sono questioni etiche più che politiche. E l’etica, così come la morale, sono campi che non mi seducono. Servono per distrarre e per ingannare le masse. Per riportarle in confessionale e crocifiggerle al senso di colpa (degli altri).

Fra i nomi urlati stamattina, c’è anche quello del compagno Mauro. So per certo che questa cosa gli ha fatto dispiacere. E mi dispiace. Che gli abbia fatto dispiacere. Io sto dalla sua parte. Su queste cose sto dalla sua parte. In toto.

Delle sue indennità, a me personalmente non fotte niente. E trovo anche piuttosto sgradevole questa incitazione ed eccitazione mediatica al vouayerismo etico.

A me con il compagno Mauro piacerebbe parlare d’altro, non delle sue indennità, di sicuro ben guadagnate. E ben meritate. A me con il compagno Mauro piacerebbe parlare di politica del vino. Di politiche del vino. Con lui mi piacerebbe confrontarmi, tanto per dire, sugli orari scandalosi, questi sì scandalosi, di apertura al pubblico dell’Enoteca Provinciale, trasformata dolosamente – per non disturbare il manovratore, anzi i manovratori – in un inutile museo delle cere. 


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