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ABBATTETE IL SOLDATO LETTA! #governoletta #manovra #tagli

Creato il 15 ottobre 2013 da Albertomax @albertomassazza

lettaD’accordo i giornalisti sono maliziosi: estrapolano mezza parola e ci costruiscono sopra tutto e il contrario di tutto. Ma quando si è in presenza di uno stillicidio di anticipazioni sulla Legge di stabilità, dal governo regolarmente smentite, ma riportate da tutti gli organi di stampa, è lecito chiedersi se l’unico problema dell’esecutivo non sia di trovare forma e modalità di somministrazione del suppostone, in modo tale che gli italiani se ne accorgano solo a penetrazione avvenuta. Certo, non c’era d’aspettarsi che Letta toccasse i fili col teschio sopra degli intrecci insani tra politica ed economia, quelli dei carrozzoni pubblici con interessi privati e delle operazioni opache che ciclicamente si ripetono con i soliti esiti disastrosi per la collettività. Ma che dimostrasse un po’ di creatività ed evitasse il solito gioco di prestigio di togliere una tassa per metterne tre, questo si. In più, riesce a fare quello che neanche Brunetta e Tremonti sono riusciti a fare: alleggerire la pressione sui redditi alti, spalmando una quota delle imposte che pagavano sui redditi bassi.

Questo è in soldoni il risultato dell’operazione Imu: una porcata senza precedenti. L’Imu tolta a chi non avrebbe avuto nessuna difficoltà a pagare qualche centinaio di euro all’anno viene coperta da tutti, proprietari e no, attraverso una fantomatica tassa sui servizi, la Tasi (come se non si pagassero abbastanza i servizi scadenti erogati dallo Stato) e la nuova tassa sui rifiuti, la Tari, che ha tutta l’aria di essere molto più pesante delle vecchie Tares, Tia e Tarsu. Ma per non dire che sono aumentate le tasse, Tari e Tasi vengono immatrioscate (scusatemi il neologismo) nella Trise, un’imposta e una doppia supposta.

Dice di non voler governare a tutti i costi, ma i costi del suo governo non li paga mica lui. Prendete l’ennesimo taglio indiscriminato alla sanità. Non uno straccio di piano per ridurre gli sprechi; non una strategia per smantellare l’apparato parassitario dei soliti prenditori che succhiano da decenni le risorse della sanità pubblica: tagli, tagli, tagli che si traducono in perdita di posti di lavoro e precarizzazione ulteriore dei servizi. E poi, il damerino di Palazzo Chigi si permette anche di farsi beffa dei lavoratori elargendo 100-200 euro all’anno in più in busta paga. Il cuneo fiscale so io dove se lo può mettere.

Vabbè, bisogna tenere a posto i conti e blablabla, però sui diritti si sta facendo valere. Dice che come politico e come cittadino abolirebbe il reato di clandestinità. Dico io: e come capo del governo, non può proprio fare nulla? A parte l’obbrobrio di una missione umanitaria degna della Lega. Sono passati appena dieci giorni dal Letta trionfatore che ha messo in minoranza Berlusconi nel suo partito privato e oggi glissa su una battaglia di civiltà perchè condizionato ancora dai berlusconiani. Mi sorge un dubbio: ma non è che Letta goda nel sentirsi sottomesso? Non è che gli convenga essere ostaggio, in modo da giustificare la propria inettitudine?

Per la sinistra del Pd, per tutti coloro che non vogliono morire lettiani, renziani o neocentristi, sta per scattare l’ora della verità. Letta ha detto di non voler governare a tutti i costi? Accontentatelo! In questa Legge di stabilità i costi ci sono tutti, ma proprio tutti e sempre a carico dei soliti noti. Costi quel che costi, IMPALLINATELO!

 



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