Il veganismo è basato su precise regole, non solo per l’alimentazione, ma anche per quanto riguarda l’abbigliamento. La filosofia vegana spinge alla scelta di materiali cruelty-free: abbigliamento cruelty-free realizzato rispettando gli animali e la natura. Si prediligono quindi tessuti e rifiniture che non abbiamo origine animale o non abbiano provocato alcuna sofferenza, anche indiretta agli esseri viventi. Ora vediamo nello specifico perché molti materiali sono da evitare per chi vuole rispettare uno stile di vita 100% vegan; anche se si tratta di materiali che non presuppongono l’uccisione di un animale come nel caso di pelle e pellicce.
Lana: i vegani contestano le condizioni in cui gli ovini sono costretti a vivere negli allevamenti intensivi e la procedura usata per la tosatura della lana (praticata spesso con mezzi meccanici che provoca dolore e ferite all’animale). Quando le pecore iniziano a produrre meno lana sono mandate al macello e sostituite con ovini più giovani.
Seta: i vegani rifiutano l’utilizzo del prezioso filamento prodotto dai bachi da seta, perché gli allevatori uccidono le larve tramite ebollizione o in forno, per estrarre la seta dai bozzoli senza rompere i fili di seta.
Piume d’oca: sono assolutamente da evitare per i vegani. Pare che le piume vengano strappate furiosamente alle oche senza alcun anestesia e questa pratica inizia quando il pulcino ha solo poche settimane di vita.
Feltro: non tutti lo sanno, ma il feltro spesso viene creato dalla compressione di lana e pelliccia.
Perle: secondo la filosofia vegana più rigida le perle sarebbero da evitare, poiché si tratta di sfruttamento di un essere vivente, nonostante il mollusco non venga ucciso e l’estrazione delle perle sia indolore.
Esistono comunque molti materiali alternativi che possono sostituire quelli sopra elencati per realizzare abbigliamento cruelty-free: il velluto, ad esempio, che viene realizzato con il cotone o i materiali sintetici, la ciniglia di cotone, la flanella, il pile, la viscosa, l’acrilico, il modal, il rayon, l’alcantara o la finta pelle.
SummaryReviewer Abbigliamento cruelty-freeReview Date 2015-04-21Reviewed Item Abbigliamento cruelty-free