So che un po' di tempo fa è stata trasmessa una fiction sulle Sorelle Fontana. Ecco, non l'ho vista. Sospetto che sia stata favolistica e che le sorelle siano state interpretate da tre gnocche come capita di solito. Ma il mio è solo un sospetto. Comunque dovrebbe almeno essere stata una buona occasione per parlare di moda italiana e di bellissimi abiti da sposa.La storia delle Sorelle Fontana ( Zoe, Micol e Giovanna), inizia nei primi del novecento a Traversetolo, una piccola frazione di Parma, dove le tre sorelleseguono le orme familiari diventando sarte.
Sarte con qualcosa in più, creatività, ambizione, coraggio, visto come prosegue la loro storia.
La più grande, Zoe, decise un giorno di lasciare il paese natale per una grande città; indecisa tra il nord e il sud lasciò al destino la scelta. Avrebbe preso il primo treno che transitava in stazione. Quel treno era diretto a Roma. Così come ogni fiaba che si rispetti iniziò l'avventura delle Sorelle Fontana.
La storia del loro lavoro è costellata di eventi che oggi hanno dell'incredibile. Come quando nel 1952, Audrey Hepburn, a Roma per le riprese di Vacanze romane, si rivolse alle Sorelle Fontana per farsi realizzare l'abito nuziale. Alla vigilia delle nozze, però, mandò tutto all'aria. E l'abito? Un piccolo capolavoro di semplicità ed eleganza, che fine avrebbe fatto? Audrey chiese di regalarlo a una ragazza povera, una donna che ne avesse davvero bisogno, e così quell'abito da diva del cinema venne indossato dalla sposa di un contadino della provincia di Latina.
Il famoso abito di Linda Christian nel 1949
L'archivio del sito della Fondazione Micol Fontana è ricco di storie, fotografie d'epoca e favolosi bozzetti degli abiti divisi per periodi.
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