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Abiti da Sposa di inizio '900

Da Patiba @patiba1

 

I riti nuziali di ogni civiltà e tradizione hanno attribuito grande importanza alla veste indossata dalla sposa, come simbolo di passaggio dal suo stato di sdonna nubile a quello di dona sposata. Il rosso, in tutte le sue sfumature, è stato per secoli il colore tradizionale della tunica della sposa sia in occidente che in oriente. Il bianco, che per noi è il colore classico delle spose, si è affermato in tempi recenti, per la precisione nel secolo scorso nell'inghilterra vittoriana: solo le famioglie più ricche e benestanti potevano concedere alle proprie figlie che si sposavano un abito di un colore così delicato e così facile da sporcare, che come un fiore durava soltanto un giorno e come un fiore doveva essere bellissimo ed effimero. E poi il bianco era anche il colore della purezza e dell'innocenza.(..).

Confetti e Auguri - Il Galateo del matrimonio dall'A alla Z- 1986
Abiti da Sposa di inizio '900
Stéphane Mallarmé -Printemps publication, 1874 and and La Dernière Mode, 1874
fashionversusart.blogspot.com

Ecco la gustosa descrizione di un modello per un abito da sposa tratta da La dernière Mode, una famora rivista francese del 1874:
"Sottabito di raso bianco con gonna in tarlantana, ogni voltant termina con un fiocco di nastri frastagliati come foglie di di cicoria. Bene, ve n'erano almeno venti sullo strascico, mentre sul davanti ne ho contati solo quattro. Tunica pieghettata trasversalmente e fissata sulla gonna; sul bordo della tunica, in basso, frangia con perle bianche. Larga cintura in raso, che parte da un lato e avvolge, ricadendo lungo la tunica, per annodarsi sullo strascico... Il corpino è accollato e a barchetta, interamente foderato di raso, come le maniche, e tutta la guarnizione consiste in un nodo di nastri frastagliati simile a folta cicoria, e in un mazzolino di fiori d'arancio posto a lato, sulla spalla".
Cronista d'eccezione, sotto pseudonimo, il grande poeta francese Stéfhane Mallarmé.

***

Dalla fine dell'Ottocento agli inizi del Novecento la rivista italiana più importante fu "Margherita, giornale per signore e signorine", in onore dell'omonima regina; la rivista uscì a Milano nel 1871 fino al 1926 e costava 1 Lira nella edizione di lusso e 50 centesimi in edizione economica.
Nel 1904 uscì a Napoli la rivista mensile "Regina" che nel primo numero aveva in copertina il ritratto della regina Margherita, a conferma del grande carisma della sovrana che riusciva ad influenzare la moda dell'epoca in tutte le sue manifestazioni.
Tra le riviste francesi era molto richiesta "Le petit courrier pour Dames", da cui le signore traevano le toilettes di maggior pregio; il "Journal des Dames et des Modes", "La Gazette du Bon Ton Modes et Manierès D'Aujourd'Hui", il Journal des Damoiselles.

fonte: donne.notizie.it
http://ierioggiincucina.myblog.it/album/89151e20e3697e50137de0600e7e6f27/1901037511.jpeg
1870

18-01-2013 11;18;19.JPG

1908

Abito nuziaLe per la prima volta bianco nella storia del costume. l'atteggiamento inarcato del corpo è tipico della moda di questi primi anni del '900.

18-01-2013 11;18;28.JPG

1909

Candido abito aderente con corpetto e maniche di pizzo per il giorno nuziale

18-01-2013 11;18;40.JPG

1911

Abito da sposa arricchito da prezioso merletto che cinge le spalle e incornicia il volto.

18-01-2013 11;18;50.JPG

1911

Abito nuziale con motivi verticali, che richiamano il costume gotico dalle linee ascendenti.

Clicca sulle immagini per vederle ingrandite.

Leggi anche

  • Evoluzione della moda...
  • Costumi femminili di Carnevale di inizio '900

 

I riti nuziali di ogni civiltà e tradizione hanno attribuito grande importanza alla veste indossata dalla sposa, come simbolo di passaggio dal suo stato di sdonna nubile a quello di dona sposata. Il rosso, in tutte le sue sfumature, è stato per secoli il colore tradizionale della tunica della sposa sia in occidente che in oriente. Il bianco, che per noi è il colore classico delle spose, si è affermato in tempi recenti, per la precisione nel secolo scorso nell'inghilterra vittoriana: solo le famioglie più ricche e benestanti potevano concedere alle proprie figlie che si sposavano un abito di un colore così delicato e così facile da sporcare, che come un fiore durava soltanto un giorno e come un fiore doveva essere bellissimo ed effimero. E poi il bianco era anche il colore della purezza e dell'innocenza.(..).

Confetti e Auguri - Il Galateo del matrimonio dall'A alla Z- 1986
Abiti da Sposa di inizio '900
Stéphane Mallarmé -Printemps publication, 1874 and and La Dernière Mode, 1874
fashionversusart.blogspot.com

Ecco la gustosa descrizione di un modello per un abito da sposa tratta da La dernière Mode, una famora rivista francese del 1874:
"Sottabito di raso bianco con gonna in tarlantana, ogni voltant termina con un fiocco di nastri frastagliati come foglie di di cicoria. Bene, ve n'erano almeno venti sullo strascico, mentre sul davanti ne ho contati solo quattro. Tunica pieghettata trasversalmente e fissata sulla gonna; sul bordo della tunica, in basso, frangia con perle bianche. Larga cintura in raso, che parte da un lato e avvolge, ricadendo lungo la tunica, per annodarsi sullo strascico... Il corpino è accollato e a barchetta, interamente foderato di raso, come le maniche, e tutta la guarnizione consiste in un nodo di nastri frastagliati simile a folta cicoria, e in un mazzolino di fiori d'arancio posto a lato, sulla spalla".
Cronista d'eccezione, sotto pseudonimo, il grande poeta francese Stéfhane Mallarmé.

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Dalla fine dell'Ottocento agli inizi del Novecento la rivista italiana più importante fu "Margherita, giornale per signore e signorine", in onore dell'omonima regina; la rivista uscì a Milano nel 1871 fino al 1926 e costava 1 Lira nella edizione di lusso e 50 centesimi in edizione economica.
Nel 1904 uscì a Napoli la rivista mensile "Regina" che nel primo numero aveva in copertina il ritratto della regina Margherita, a conferma del grande carisma della sovrana che riusciva ad influenzare la moda dell'epoca in tutte le sue manifestazioni.
Tra le riviste francesi era molto richiesta "Le petit courrier pour Dames", da cui le signore traevano le toilettes di maggior pregio; il "Journal des Dames et des Modes", "La Gazette du Bon Ton Modes et Manierès D'Aujourd'Hui", il Journal des Damoiselles.

fonte: donne.notizie.it
http://ierioggiincucina.myblog.it/album/89151e20e3697e50137de0600e7e6f27/1901037511.jpeg
1870

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1908

Abito nuziaLe per la prima volta bianco nella storia del costume. l'atteggiamento inarcato del corpo è tipico della moda di questi primi anni del '900.

18-01-2013 11;18;28.JPG

1909

Candido abito aderente con corpetto e maniche di pizzo per il giorno nuziale

18-01-2013 11;18;40.JPG

1911

Abito da sposa arricchito da prezioso merletto che cinge le spalle e incornicia il volto.

18-01-2013 11;18;50.JPG

1911

Abito nuziale con motivi verticali, che richiamano il costume gotico dalle linee ascendenti.

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