aboriginal

Allora, qui ci sono gli aborigeni, sono una minoranza, sono apprezzati, amati, supportati (dal governo, ma non solo), invitati a condividere e trasferire la loro arte e cultura. Una cultura vasta e affascinante, che mi attrae ogni volta. E così, quando l’altro giorno sono andata alla presentazione di una nuova serie di tessuti con pattern e nuance aborigene, sono rimaste incantata. La location? Koskela, il concept store australian-scandinavo, a Rosebery (www.koskela.com.au) L’artista? E’ Regina Wilson, pittrice indigena della Peppimenarti Community, una comunità dei Territori del Nord.  Un’idea di collaborazione e condivisione che ha dato origine a una meravigliosa collezione di tessuti – esatta trasposizione di alcuni disegni di Regina. I pattern sono tre in tutto, wargardi (dilly bag), le borse usate per trasportare il cibo, syaw (fish net), le simil reti, più che altro dei cesti, utilizzati per pescare, e ngan’gi (message sticks), i bastoni su cui vengono incisi parole e messaggi. Tutti stampati su un voile leggero e semi trasparente di lino e seta, da acquistare al metro; su una seta preziosa, utilizzata per sciarpe, foulard e cuscini; e tricottati con punto fine per realizzare cover e soffici throws. Il concept, come anche il risultato finale, ha affascinato la Wilson, che ha coinvolto tutta la comunità Ngan’gikurunggurr durrmu (la sua) a cercare pigmenti ideali, a mixare i colori migliori, a cercare immagini e fonti d’ispirazione e specialmente a disegnare – attività comune, usuale e assoluatamente amata da tutte le comunità aborigene, che decorano corpi, foglie, legno, sabbia e qualsiasi superficie dipingibile. Una buona scusa  per apprezzare, toccare, e magari portare in casa immagini aborigene. E per chi desiderasse scoprire i dipinti di Regina Wilson, la galleria Michael Reid (www.michaelreid.com.au) ospita una personale. Un mondo grafico, moderno, colorato,  ma allo stesso tempo morbido e naturale. Da scoprire.