Above & Beyond - Tri-State [2006]

Da lassù tutto era sempre così diverso, tutto era così affascinante che non poteva non meravigliarsi ogni volta. Ormai saranno stati sette mesi e qualcosa dalla partenza, eppure ogni mattina rimaneva una mezz'ora buona col muso ancora stropicciato dal sonno a guardare fuori dall'oblò; e pareva in trance mentre gli occhi spigolavano da destra a sinistra, cercando una stella nuova, fermandosi su quella nebulosa laggiù, quella rossa, puntellata di luce, cavalcando la scia di asteroidi non troppo lontani dal loro modulo. Tutto era così bello, così nuovo. Com'era possibile non innamorarsi di un tale paesaggio? Com'era anche solo pensabile non non rimanere ammaliati da una tale... "Merda!" ...merda? "Cazzo lo sapevo! Ripigliati idiota d'un mangiaspaghetti, abbiamo finito i cereali!" "Dai Frank, ce ne sono là in stiva, hai guardato?"
"Ma brutto pezzo di stupido che non sei altro, sono finiti quelli al cioccolato... ora c'è rimasta solo questa schifezza alla frutta." "Qual'è il problema Frank? Sarebbe anche ora che la smettessi di mangiare schifezze..." "E te sarebbe ora che la smettessi di startene lì impalato a guardare... ma che cazzo guardi poi? È sempre tutto dannatamente uguale. Su imbecille, datti una mossa!" "Sempre simpatico eh?" "Ehi ragazzino, questa è la mia sedicesima missione ok? Le ho viste tutte ormai, ho visto tutti gli spettacoli di questo maledetto universo, e la sai una cosa? Non è niente di speciale, niente. Vuoi qualcosa di veramente incredibile? Il Superbowl cazzo, dovevamo andare in collegamento speciale ma quegli stronzi alla base se ne sono dimenticati... tsk, altrochè stelle di neutrini e boiate simili. Ray Lewis, Ed Reed... loro sì che sono stelle." "Sei proprio un idiota Frank..." "Ehi stronzetto, faccio finta di non aver sentito ok? Ora va di là e vedi bene di trovare un pacco di cereali al cioccolato, che se no inizio male la giornata." Aveva sempre pensato che Frank Heimbach, cinquantasette anni suonati, fosse un personaggio uscito direttamente dai libri di Don DeLillo: tipico americano che t'aspetteresti di trovare seduto in un bar a guardare il baseball, con la pancia enorme e una lager in mano. Non c'azzeccava niente con l'essere astronauta, con la scienza, con il piacere della scoperta. Per dirne una, la sua rivista da "aggiornamento scientifico" era da sempre stata Penthouse. Eppure quel vecchio aveva ragione: era alla sua sedicesima missione, era un fottuto genio. Sua l'idea dell'innovativo sistema di raffreddamento infralamellare della scocca esterna, sua la bozza della traiettoria che sfruttava i campi gravitazionali di corpi mobili per ottenre una propulsione maggiore e Dio solo sa cos'altro ha fatto quel tizio. E ora se ne stava di là, col latte che si freddava ad aspettare dei cereali al cioccolato e a lamentarsi di non aver visto il Superbowl. "Ecco Frank, questa mi sa tanto che è la penultima scatola." "Bisogna che facciamo reclami a quei spilorci del catering NASA, eh ragazzo?"   Tracklist:

1. Tri-State
2. Stealing Time
3. World On Fire
4. Air For Life
5. Can't Sleep
6. Hope
7. Liquid Love
8. In The Past
9. Alone Tonight
10. Good For Me
11. For All I Care
12. Indonesia
13. Home

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