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Abusi delle forze dell'ordine in Angola ai danni di pescatori/Arresti immotivati nei confronti di chi prova a difenderli

Creato il 25 settembre 2014 da Marianna06

 

 

Pescadores_Angola

 

Due dirigenti locali del movimento d’opposizione angolano Casa-Ce sono stati arrestati nella provincia di Namibe: chiedevano la liberazione di un loro compagno di partito già in carcere.

Il segretario provinciale di Casa-Ce, Sampaio Mucanda, e il suo vice Francisco Kadjamba sono stati fermati mentre si trovavano nella località di Tombwa in compagnia di un avvocato, per presentare l’istanza di scarcerazione di Valentino Eduardo Calenga, segretario municipale.

Quest’ultimo era stato arrestato con l’accusa di incitamento alla violenza dopo aver sostenuto la protesta dei pescatori locali, le cui reti erano state distrutte dalla polizia per sospetti di coinvolgimento nella pesca illegale.

Diverse decine di famiglie sono state coinvolte dal provvedimento, che ha provocato, secondo stime dei locali, danni per almeno 60 mila dollari.

Anche il segretario provinciale del principale movimento d’opposizione angolano, l’Unita, ha chiesto che i colpevoli siano portati in tribunali e obbligati a risarcire le vittime.

Non è la prima volta che le autorità angolane vengono accusate di abusi contro esponenti della Casa-Ce, partito che ha ottenuto alle ultime elezioni generali il 6% dei voti.

Un rapporto della ong Human Rights Watch del novembre 2013 chiede inoltre al governo di indagare sull’uccisione di un attivista ventottenne, avvenuta il 23 di quel mese su altri numerosi abusi compiuti.

 

         a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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